La Costituzione Italiana, arrivata dopo la fine della IIª Guerra Mondiale, è nata con un travaglio grandissimo, in quanto l’Italia aveva alle spalle, oltre la guerra, devastazioni politiche e socio-economiche.
Nella presentazione del tema nazionale dei Lions, “La Costituzione della Repubblica Italiana”, svoltasi il 28/11/2010 nel Convento dei Carmelitani di Partinico, il Prof. Gianfranco Amenta, Delegato Responsabile dello stesso tema, mette in evidenza, proprio per il travaglio citato in premessa, due principi importanti che caratterizzano la Carta Costituzionale.
Per il primo principio la Carta è indelebile, mentre per il secondo la Carta è di lunga durata. Infatti, dal 1948, data della sua nascita ad oggi, la legittimità della Costituzione non è stata contestata da nessuno. La Carta ha segnato una grande levatura morale perché non è frutto di compromessi, ma di una visione profonda e obiettiva della realtà dei tempi. In questi momenti di crisi, pertanto, dove si parla di trasformazioni della Carta, bisogna stare attenti a non stravolgere tutto quello che finora la stessa Carta ha rappresentato, ma bisogna agire con prudenza, dando alle eventuali trasformazioni carattere di complementarietà.
Dobbiamo guardare alla Carta come riferimento ai valori che ha evidenziato e testimoniato. Non possiamo abbandonare il tricolore d’Italia e lo spirito unitario, anzi questo deve essere aumentato.
Tutti dobbiamo difendere i diritti che traspaiono dalla Carta, tenendo presente però, che ad ogni diritto corrisponde un dovere.

L’Avv. Leonardo Cannizzo, impernia il discorso su Pietro Calamandrei, costituente laico, padre nobile dell’azionismo. Nella nostra costituzione, dice Calamandrei, occorre rimuovere certi ostacoli, dando il giusto salario a tutti. Sì, la Costituzione già lo dice, ma veramente nella realtà viene rispecchiata l’uguaglianza di tutti? Dobbiamo sforzarci, per questo, ad eleggere una classe dirigente capace che mira sì al profitto e al benessere, ma con una perequazione sociale giusta e dignitosa per tutti.
L’Avv. Nicola De Gaetano, socio del Club Lions di Partinico “Serenianus”, interviene sui principi generali della Costituzione, ponendo degli interrogativi: nei primi articoli della Carta ciò che dice la stessa Costituzione è stato attuato? Le libertà individuali sono davvero inviolabili, se poi, vengono violate in tutto o in parte? Il diritto al lavoro è stato messo in atto per tutti? L’immigrazione riconosciuta dalla Costituzione è stata rispettata appieno? Il diritto al futuro, come dovere di assicurare la dignità dell’uomo garantendo il futuro è in atto? A questo punto, l’interrogativo diventa grandissimo. Siamo riusciti, finora, ad attuare la Costituzione? Ma se non siamo riusciti ad attuare la Costituzione, come mai si parla oggi di modificarla? Bisogna ritrovare la strada di un alto senso etico dello Stato e dell’interesse comune, per contrastare, tramite politiche occupazionali, la perdita di dignità di ampie parti dell’economia del Paese e guardare ai principi ispiratori della prima parte della nostra Costituzione, mai come oggi, così attuale.
Conoscere la Costituzione, significa leggerla assumendo le strade già tracciate dal testo della Carta per lo sviluppo rispettoso di regole prioritarie di tipo economico sociale.
D’altra parte, c’è da considerare a tutela di ogni soggetto, che l’articolo 2 fa riferimento al Codice Civile.
Anche l’Avv. Aldo Spatafora, parlando dei diritti della persona, è felice di affrontare questo tema. Nel rileggere dopo tanti anni la Costituzione, esprime un sentimento di amore verso la Carta Costituzionale, che non provava al tempo degli esami universitari. Il tempo trascorso non ha scalfito la bontà della Costituzione Italiana, che garantisce, attraverso le tutele scritte, l’inviolabilità dei diritti della persona.
L’Avv. Franca Castellino, esamina la libertà del pensiero, il suo riconoscimento e la tutela. L’articolo 21 regola l’informazione e attribuisce a tutti il diritto di manifestare il loro pensiero con la parola. Quali sono però i limiti della libertà di pensiero? I limiti devono essere verificati (art. 13) perché non dobbiamo mistificare l’uso della libertà. Kant dice che la libertà è resa certa dall’esistenza innegabile della legge morale in noi. Se la libertà fosse un dato di fatto essa implicherebbe la legge morale, ma non è così, perché il dato di fatto è la legge morale, che vale unicamente con la sua forma, quest’ultima deve essere universale e necessaria; dettata dalla ragione che ne è la legislatrice.
I Lions nel proporre l’educazione alla giustizia e alla legalità sono convinti che il baluardo principale, a cui tutti gli italiani devono fare riferimento, è la Costituzione della Repubblica Italiana.
Il saluto finale del convegno, viene dato ai giovani “Leo” del Club di Partinico, invitandoli a studiare, fin da subito, la Carta costituzionale per conoscerla e amarla per farne una guida di comportamento essenziale in tutte le manifestazioni della loro vita.
Redattore della Iª e IIª Circoscrizione
Antonino Lo Grasso
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