Parco letterario “Salvatore Quasimodo”

A Roccalumera, la sua cittadina, al Poeta viene dedicato un Parco Letterario, al quale collabora stabilmente Alessandro Quasimodo, attore e regista, figlio del Poeta. A Roccalumera i Quasimodo, sono nati e sono sepolti, con eccezione del Poeta, che giace, nel Famedio, cuore del Cimitero Monumentale di Milano, accanto ad Alessandro Manzoni, ed altre grandi personalità culturali.

Il Parco Letterario, che ha visto quali fondatori gli avvocati Carlo e Sergio Mastroeni, che hanno sostenuto personalmente ingenti investimenti economici, riuscendo anche a calamitare fondi comunitari (un prestigioso progetto pilota UE, denominato “I Parchi Letterari”, promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri Italiano), per restaurare la Torre Saracena, cara al Poeta e fonte di ispirazione poetica, nonché la Stazione ferroviaria, trasformata in Museo – Giardino, con caffè d’arte, biblioteca, sale multifunzionali, centro di orientamento, ricavate anche in cinque carri merci collegati a galleria, venendo considerato un caso di studio per la singolarità architettonica e la originalità museale, che vede la struttura all’avanguardia anche sotto il profilo della musealità virtuale. In tale contesto gli organizzatori sono stati invitati a portare la loro testimonianza in vari convegni, e Progetto comunitario Virtual Museum al quale hanno partecipato le Università di Riga, Malta, Copenaghen ed altre prestigiose istituzioni Italiane ed Europee, i cui rappresentanti  soggiornando a Roccalumera hanno approfondito lo studio della tecnica museale del Parco roccalumerese, individuandone delle prassi molto stimolanti e di grande valore da studiare e ripetere in altri siti.

In tale contesto, il testo poetico diventa pertanto lo strumento fondamentale da studiare per scendere nella profondità dell’anima popolare del luogo; diventa una cartolina tridimensionale nella quale vive e si muove il messaggio del poeta, con tutti gli scenari di esaltazione del paesaggio, dei suoi profumi, suoni, dei suoi contesti umani, consentendo di individuare i valori più veri, autentici ed importanti della nostra Terra Impareggiabile, quali le tradizioni, gli accadimenti storici, la gastronomia, l’artigianato e l’agricoltura, l’industria ecc.

L’obiettivo è quello di “leggere” il territorio in profondità attraverso gli occhi (i versi) del poeta: la magia della poesia perpetua le meraviglie di questi luoghi incantevoli fino ad esaltarle, così come solo un grande poeta può fare.

Il Parco Letterario attraverso l’interpretazione dei versi entra nella storia di questa Terra: la antica via Consolare Valeria, calpestata sin dai tempi antichi dai Romani; i pescatori, e le scorribande della pirateria saracene; il telaio e la magia della produzione della seta che ha costituito la principale fonte economica di vita per lunghi lustri; l’ antica commistione in queste piccole case, in questi vicoli, del pianto dei bambini e degli animali domestici (di cui si confonde il pianto), in questa aria pervasa dai profumi dei limoni e dal silenzioso canto delle cicale notturne;la grande tradizione e la laboriosità artigiana delle botteghe “tarde” .

 

Il Parco è istituito su due siti a Roccalumera: il Museo Quasimodiano nell’Antica Stazione Ferroviaria di Roccalumera e la Torre Saracena.

Il museo fotografico su Salvatore Quasimodo e la sua famiglia con Teche della Radio Televisione italiana e svedese, con il Poeta che parla e viene intervistato, nonché programmi televisivi.

Il museo è ospitato nella Stazione ferroviaria di Roccalumera perché il padre e il nonno del Poeta erano ferrovieri e ciò ha influito sulla poesia di Quasimodo.

Si tratta di una struttura originale: museo quasimodiano con biblioteca, mediateca e ludoteca, ospitata anche su cinque carri merci storici, restaurati trasformati in sala multifunzionale nel giardino quasimodiano. Qui anche un caffè d’arte con ristorazione tipica, animazione ed eventi.

 

LA TORRE SARACENA

Questa è una tipica torre di guardia, La torre di Roccalumera (o torre Mastroeni) comunemente è indicata come “torre saracena”. Lo stesso poeta Salvatore Quasimodo intitola una sua poesia al monumento: “ Vicino ad una Torre Saracena”. E’ il luogo dell’infanzia, dei giochi con i fratellini ed i piccoli compagni; il luogo dell’anima che rappresenta il legame con il suo paesino di origine.

La tipica struttura, originariamente contrassegnata da una cupola arabeggiante, l’impianto circolare, a diverse elevazioni, con volte a crociera, ed altre tipiche tecniche, danno la certezza che la Torre è stata costruita durante il periodo della dominazione araba: da qui l’aggettivo “saracena”.

Tra le mura dell’antica Torre, si conquista la vista di immagini quasimodiane inedite e rare che, riprodotte in video, assumono il massimo della loro bellezza.

Al suo interno, attraverso mezzi multimediali, si è cercato di interpretare, il più profondo stato d’animo che lo legava a questo luogo; attraverso l’esposizione delle sue “gouaches” o acquarelli, realizzati dal Poeta ed ospitati nel monumento, si vuole leggere l’aspetto più irrazionale, a livello d’istinto, di pensiero fluido, di emozione cerebrale.

 

Il Parco Letterario di Roccalumera è gestito dal Club Amici di Salvatore Quasimodo, organizzazione sorta per diffondere l’opera e la figura del Poeta, che ha la sua sede generale a Roccalumera, presso la Torre Saracena, con sedi istituite a Modica, a PattiTindari, Messina, Siracusa, Firenze , Bologna , Milano e Vienna .

Inoltre, è stata costituita la sezione internazionale del Club, che ha la sede presso il prestigioso Istituto Italiano di Cultura di Vienna. È presieduta da Alessandro Quasimodo, con vice presidenti, Dante Arnaldo Marianacci, poeta e scrittore insignito del titolo di Amico Onorario di Salvatore Quasimodo, vincitore di diversi concorsi letterari, nonché direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Vienna, e Joseph Farrell, docente all’Università di Glasgow. Altri soci, sono i fondatori del Premio internazionale di poesia quasimodiano in Ungheria, Franco Cajani, Poeta lombardo, e László Cserép, Assessore alla Cultura della Città di Balatonfüred; Sergio Mastroeni, fondatore del Parco Letterario Quasimodo di Roccalumera, la cittadina siciliana della famiglia Quasimodo; Béla Szomaraky, italianista, traduttore, giornalista della televisione e della radio nazionale ungherese; Imre Barna, editore ed italianista ungherese, Tomaso Kémeny, professore di letteratura italiana all’Università di Pavia, István Boka, Presidente della Fondazione Quasimodo Ungherese, Sindaco di Balatonfüred, e membro del Parlamento nazionale, i direttori dell’Istituto Italiano di Cultura di Mosca Dr. Alberto Di Mauro, e dell’Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma Dr. Paolo Grossi, ed il Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Budapest, Dr. Salvatore Ettorre.

Il Direttivo della Sezione Internazionale, oltre che dal Presidente Alessandro Quasimodo e dai vice presidenti, Arnaldo Dante Marianacci, quale primo vice presidente, e Joseph Farrell, quale secondo vice Presidente, è costituito da di diritto Sergio Mastroeni, quale Presidente del Consorzio per la promozione della Terra Impareggiabile di Quasimodo, che ha sede in Roccalumera; ed ancora Franco Cajani, László Cserép e Béla Szomaraky. Tra gli obiettivi, anche quello di promuovere il gemellaggio di Balatonfüred e Roccalumera, in nome di Salvatore Quasimodo, la fondazione di un Premio Letterario in Italia ed altri importanti eventi internazionali, una prestigiosa scuola di lingua italiana.

PROGRAMMA ESCURSIONE AL PARCO QUASIMODO

Visita al Museo fotografico voluto da Alessandro Quasimodo, attore e regista, figlio del Poeta roccalumerese Premio Nobel per la Letteratura 1959. E’ stato realizzato – in modo inedito – sulla base dei racconti del figlio, della sorella Rosina, sposa di Elio Vittorini, dei familiari ed amici roccalumeresi. Il Poeta viene raccontato nelle varie fasi della sua vita, ricostruendo il tessuto socio-economico del comprensorio Jonico, nel quale la famiglia ha alimentato il proprio modo di essere. Il nonno Vincenzo, figlio di nessuno, assessore al Comune di Roccalumera subito dopo l’unità d’Italia, la nonna Rosa Papandrea, le cui origini greche ed i cui racconti riecheggianti i miti classici tanto influirono sul Poeta. Il Padre capostazione, che dopo il terremoto viene inviato a Messina a reggere la stazione ferroviaria distrutta dal terremoto e dal maremoto, la madre Clotilde, ed i fratelli, nonché le sorelle del padre, che tanto bene gli hanno voluto. I Quasimodo, roccalumeresi, per nascita e morte sono tutti sepolti nel nostro cimitero. Solo i figli di Gaetano, tra i quali il Poeta, sono nati in varie località siciliane, per il lavoro che egli faceva che lo portava a risiedere lontano dal proprio paese. Gaetano Quasimodo, andato in pensione nel 1927, rimase stabilmente nella sua casa di Roccalumera, dove morì nel 1960, dopo aver assistito alla cerimonia del Nobel, ed avere ricevuto l’abbraccio del proprio figlio, che da Stoccolma venne direttamente a Roccalumera a rendergli omaggio. Il museo conserva cimeli e documenti in originale, come la Laurea Honoris causa rilasciata dall’Università di Messina, a firma Salvatore Pugliatti, nonché lo studio sul quale il Poeta scrisse le sue importanti opere.

ACCESSO ALLA SALA MULTIFUNZIONALE

Visione delle teche Rai, nel corso delle quali lo stesso Salvatore Quasimodo, in video, racconta la sua vita. Infatti, grazie ad un contratto in esclusiva con la RAI-TV italiana sono state concessi tutti i filmati prodotti sul Poeta. Tra l’altro, documento di rara importanza,si può vedere la cerimonia integrale di consegna del Premio Nobel per la Letteratura 1959, dalle mani di Re Gustavo di Svezia a Salvatore Quasimodo. Il documento è stato concesso in esclusiva dalla Televisione Svedese. Conserviamo inoltre i documenti originali dell’Accademia di Svezia che hanno portato all’assegnazione del premio Nobel per la letteratura 1959 a Quasimodo. Tali documenti , dopo la desegretazione, sono stati estratti in copia dal Prof. Enrico Tiozzo, italianista presso l’Università di Goteborg, che li ha graziosamente concessi in esclusiva al Parco Quasimodo.

PRANZO/CENA  SUI CARATTERISTICI CARRI FERROVIARI

Menù a base di tipicità della gastronomia siciliana, scegliendo a richiesta tra i piatti che si cucinava a casa Quasimodo, dalla zia Tanina ed amati dal Poeta. Qui l’enogastronomia è cultura.

ALTRE ATTIVITÀ SU PRENOTAZIONE

“Passeggiata d’autore” e spettacolo con l’interpretazione di attori, si vivono fino in profondità i luoghi mitici della Sicilia, attraverso il metodo tradizionale del cantastorie siciliano, che con l’ausilio del cartellone per quadri, racconto la storia, i luoghi, i miti ed i sogni della Terra Impareggiabile, accompagnati da artisti che suonano strumenti siciliani e un cantante che si esibiscono in uno spettacolo di musica della tradizione siciliana. Ballando, ballando, entreremo insieme nella “passeggiata d’autore”, nei luoghi cari a Salvatore Quasimodo, per una passeggiata nella poesia, la cultura, il folklore e i sapori siciliani.