Velocità della comunicazione, mutazioni cognitive e socio – relazionali
Negli eleganti saloni dello Sheraton Catania Hotel, alla presenza di Autorità lionistiche, numerosi soci ed ospiti, si è tenuto il meeting dal titolo “L’era dell’elettronica – Dalla velocità dell’informazione alla liquidità delle relazioni” organizzato dal Lions Club Acitrezza Verga.
Relatori della serata il prof. Gaetano Palumbo ordinario di Elettronica presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Catania ed il prof. Giovanni Lo Castro psicologo – psicoanalista e socio dello stesso club.
Ha aperto la serata il Presidente Antonio Palmeri che, dopo il benvenuto a tutti gli intervenuti e la presentazione di un nuovo socio dott.ssa Rosa Maccarrone, ha introdotto il tema evidenziando l’importanza di acquisire la consapevolezza, oltre che di comprenderne l’impatto sull’uomo, della continua ed incessante accelerazione dei processi inerenti i flussi informativi, consentiti dal trend similare seguito dall’evoluzione delle tecnologie elettroniche. Ha inoltre preso spunto, per stimolare i relatori, da un articolo apparso recentemente sul tema della “Singularity”, nuova scienza introdotta dal tecnologo e futurista Raymond Kurzweil, in cui è previsto che nel 2023 le capacità di calcolo di un computer raggiungano quelle di un cervello umano.
Il prof. Palumbo, ha aperto il proprio intervento leggendo un breve brano estratto dal libro di Baricco: “I Barbari, saggio sulla mutazione” in cui, in poche pennellate è evidenziata la mutazione cognitiva in atto (la superficie al posto della profondità, la velocità al posto della riflessione, il surf al posto dell’approfondimento, il multitasking al posto della specializzazione, il piacere al posto della fatica). Ha proseguito con una brevissima, ma suggestiva, cronistoria nel settore dell’elettronica evidenziando come negli ultimi quaranta anni, seguendo un andamento esponenziale, le dimensioni dei transistori, oggi poche decine di nanometri, si siano ridotte di tre ordini di grandezza. Come se oggetti originariamente lunghi un metro abbiano oggi dimensioni pari ad un millimetro. Il relatore la continuato mostrando in modo accattivante ed incisivo come la riduzione di tali dimensioni abbia portato sia alla crescita esponenziale nella complessità dei circuiti integrati, che all’incremento esponenziale nelle velocità operative dei circuiti. Tale evoluzione, inoltre, sommata alla accelerata capacità di comunicazione ed alla interconnessione, che rappresentano il substrato della società dell’informazione, sta portando alla nuova scienza denominata “Singularity”. Il prof. Palumbo, nonostante la continua crescita nelle capacità di calcolo dei computer, ha tuttavia manifestato il proprio scetticismo sulla attuale possibilità che essi possano essere commensurabili o comparabili ad un cervello umano il cui funzionamento “trans-logicio” impedisce, al momento, di derivarne un modello matematico che ne descriva appieno il comportamento.
Il prof. Lo Castro, in modo brillante, ha evidenziato come l’accelerata evoluzione tecnologica stia determinando un’accelerazione nella trasformazione dei costumi e, più specificatamente, un’alterazione della percezione del tempo e dello spazio che si sta traducendo in una forte modifica nei sistemi di relazione tanto da far subire ai legami affettivi lo stesso precario destino degli oggetti. Se da un lato l’uomo è sempre più connesso ai suoi simili, sino a sentirsi smarrito senza il cellulare, i rapporti affettivi si trasformano a velocità crescente, si consumano, hanno scadenza e sono intercambiabili come gli oggetti tecnologici. Uno scenario quindi che evidenzia una progressione sistemica “orizzontale”, o di “superficie”, priva di capacità di approfondimento, tale da rendere anche il corpo umano oggetto di consumo il cui destino è di essere “goduto”. Si vive una sovrabbondanza di esperienze amorose, alla ricerca dell’amore “vero”, o “giusto”, mentre l’Altro viene ridotto ad una entità il cui destino è unicamente quello di essere consumato.
Lo Castro, con ottimismo, si è detto però certo che, anche sfruttando in modo virtuoso la tecnologia, seppur sul filo del rasoio, l’umanità saprà salvaguardare la propria esistenza.
Nonostante la complessità del tema i relatori sono stati particolarmente coinvolgenti ed abili da porgere i concetti con sufficiente semplicità tanto da stimolare e coinvolgere pienamente l’interesse di tutta la platea.
Ha concluso la serata il secondo Vice Governatore distrettuale dott. Antonio Pogliese.
Alfio Patanè – addetto stampa
|
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.