La bellissima Aula Magna della facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Palermo, il 22/01/2011, ha ospitato il Service “ Bimbi soli………e braccia aperte- Incontro sull’adozione in Italia”, organizzato dal Lions Club Palermo Leoni in collaborazione con i Lions Clubs : Bagheria, Partinico Serenianus, Palermo Normanna, Carini Riviera Ponente, Palermo dei Vespri, Palermo Mediterranea, Palermo Federico II, Palermo Porta Nuova, Palermo Montepellegrino, Palermo Libertà.
L’incontro si è proposto di evidenziare eventuali difetti e procedure dell’attuale legislazione in materia di adozione allo scopo di formulare, attraverso una commissione appositamente eletta, una bozza di proposta di legge di iniziativa Lions che possa migliorare e snellire le attuali procedure.
A dare il benvenuto a tutti i partecipanti è il Dott. Rino Ricco, Presidente del Club Lions “Palermo Lions”il quale ha posto l’accento sull’importanza dell’incontro organizzato al fine di rendere sempre più chiara e snella la normativa sull’adozione.
Il Prof. Antonio Scaglione, preside della Facoltà di Giurisprudenza, considerando le discrasie tra norme scritte e norme di comportamento, nel suo intervento, fa rivelare che ogni contributo chiarificatore è bene accetto per fissare norme e interpretazioni più idonee a colmare le differenziazioni e velocizzare l’applicazione della sospirata.
La Dott.ssa Gabriella Giacinti, responsabile del service nazionale “Children First” ha parlato del grande aiuto che questo service potrebbe dare ai bambini bisognosi intervenendo in tutti i campi per far superare qualsiasi tipo di disagio che possa consentire una vita adolescenziale sana e dignitosa e dopo aver ringraziato il Past Governatore Amedeo Tullio, coordinatore distrettuale del service “Children First” per aver promosso e coinvolto ben undici clubs, ha affrontato il problema dell’affido.
Il prof. Toti Plescia, prendendo lo spunto dallo motto adottato dal Prof. Amedeo Tullio in qualità di Governatore“ricostruire l’uomo”, ha sottolineato che chi si spende per realizzare un’adozione, manifesta un’atto d’amore incomparabile, contribuendo non solo a ricostruire l’uomo ma anche a ripristinare la pace tra gli uomini. Il coordinatore del lavori Prof. Amedeo Tullio, dopo aver presentato i relatori, ha insediato la commissione incaricata di elaborare la proposta di legge e formata da tre avvocati e soci Lions.
L’Avv. Lalage Mormile, I° relatore, ha introdotto l’argomento , iniziando dalla legge 184 del 1983 sino alle attuali norme vigenti; la legge, infatti, contiene delle norme di prevenzione per combattere l’abbandono, ma l’Avv. Mormile ha invitato a tenere presente che chi opera nelle famiglie a rischio deve dare un’assistenza continua e professionale. Inoltre, le riforme normative non hanno sinora dato risultati sufficienti a sostenere lo sforzo genitoriale; si deve, comunque, ricorrere sempre alla famiglia d’origine per far sì che il bambino riesca a trovare uno stato familiare idoneo a colmare qualsiasi deficienza affettiva o difficoltà di carattere economico e ciònonostante , l’adozione non deve apparire come una punizione per chi abbandona un bambino.
Il coordinatore prosegue presentando una coppia che testimonia personalmente l’esperienza avuta con l’adozione di un bambino di tre anni; la coppia, infatti è stata invitata a seguire un percorso prima che fosse accolta la richiesta di adozione da parte degli enti tutori e che ha comportato una lunga trafila di colloqui, interrogazioni e viaggi continui nel paese d’origine del bambino. La stessa coppia ha inoltre dichiarato di avere speso la somma di 30.000,00 euro con un rimborso dello Stato di sole 1.200,00 euro e di essersi recata per ben tre volte in Russia, incontrando difficoltà di ogni genere. Infine, il padre adottivo ha manifestato con le lacrime agli occhi, la sua gioia per aver raggiunto l’obiettivo più bello della sua vita.
Tutti i sacrifici, le sofferenze e gli ostacoli che la coppia ha dovuto sopportare per tre anni sono stati in definitiva superati e dimenticati grazie al grande amore che la coppia nutre per il bambino. La dott.ssa Valeria Spadafora , Giudice del Tribunale dei minori di Palermo, II°relatore del convegno, ha manifestato grande rammarico per le lungaggini della procedura da seguire per ottenere l’adozione e ha sottolineato gli sforzi del Tribunale nel superare sempre ostacoli di ogni tipo.
Molto spesso, infatti, si tratta di bambini fisicamente debilitati sin dalla nascita ed in tal caso bisogna impegnarsi molto per sostenere le coppie adottive nel lungo e tortuoso percorso.
Inoltre, bisogna tener presente dei contrasti tra volontarie e i servizi sociali i quali non si prodigano sempre sufficientemente al fine di facilitare la concessione delle adozioni da parte dei giudici.
La Dott. Spatafora ha fatto comunque presente che la Legge del 1983 sull’adozione è stata reviosanata nel 2007, stabilendo e rafforzando un principio importante : cercare sempre tutte le vie per evitare l’abbandono, cercando di riportare il bambino nella famiglia d’origine.
Il convegno è proseguito con l’intervento del Past- Governatore Salmè il quale ha testimoniato il grande miracolo verificatosi ben trent’ anni prima di cui lui stesso e la moglie sono stati i principali protagonisti .
I coniugi Salmè sono infatti riusciti ad ottenere l’adozione di un bambino di soli sette giorni, grazie al percorso guidato dai Giudici di Caltanissetta e il cui caso rimane ancor oggi unico e raro. Lo stesso Salmè ha poi invitato la Dott.ssa Spatafora e i colleghi giudici a lottare affinchè si trovino sempre le vie più brevi per superare lo stato di abbandono dei bambini poiché, molto spesso, la lunga attesa procura molti dolori e incertezze a tutti coloro impegnati nella riuscita dell’adozione. Gli interventi proseguono con quello dell’Avv. Pietro Manzella, in qualità di membro del comitato creato ad hoc incaricato di sovrintendere gli interventi del convegno, nonché di legale esperto in adozioni e tutore di una bambina abbandonata dalla nascita.
L’Avv. Manzella, infatti, ha posto l’accento sulle discrasie che avvengono tra giudici e servizi sociali, facendo notare che paradossalmente i ritardi dei Tribunali sono spesso accentuati dagli stessi servizi sociali che non intervengono con solerzia e professionalità nei contatti che devono intrattenere con i genitori delle famiglie d’origine.
L’Avv. Manzella conclude con determinazione insistendo sul bisogno di incaricare servizi sociali che siano in grado di adempiere al loro compito principale.
Il 3° relatore l’Avv. Francesco Gianrusso, dell’Ordine degli Avvocati di Palermo, nell’approvare quanto esposto dall’Avv. Manzella , ha testimoniato anch’egli la sua personale esperienza durata tre anni e conclusasi ottenendo in adozione una bellissima bambina di dieci anni.
Inoltre, quale esperto di adozioni internazionali, ha sottolineato che chi è intenzionato ad adottare un bambino di nazionalità estera dovrà spesso sostenere dei costi alquanto eccessivi. Infine, ha concluso il coordinatore Prof. Amedeo Tullio,il quale chiudendo i lavori e ringraziando tutti i presenti per la calorosa partecipazione manifestata con molti interventi, ha espresso l’augurio e la consapevolezza che presto la commissione, formulerà una bozza di legge di iniziativa Lions volta ad agevolare le adozioni.
Antonino Lo Grasso
Redattore della 1°e 2° Circoscrizione del Distretto.
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