SORA ACQUA di Vincenzo Scala
Il nostro socio Vincenzo Scala periodicamente presta la sua opera, a titolo volontario, in un ospedale del Kenia a Chaaria. Pubblichiamo qui un suo articolo.
Acqua di rugiada, acqua di rose, acqua frizzante, acqua liscia, acqua gasata, acqua corrente, acqua nera, acqua pulita, acqua sporca e ancora tanti altri aggettivi per indicare l’ acqua che beviamo o utilizziamo per la pulizia delle case o della biancheria o dei nostri corpi.
Quando vieni qui ti accorgi che l’acqua e’ un bene prezioso, ma sopratutto non ha aggettivi qualificativi.
E’ solamente acqua! o la possiedi o no! e se anche ne hai, tieni presente che in questi luoghi non esistono condutture idriche e men che mai rete fognaria chiusa, non esistono centri di potabilizzazione e di clorazione delle acque, non esistono depuratori ove raccogliere le acque nere.
Anzi vi diro’ che qui Chaaria, incastonata tra i monti e ricca di vegetazione arborea, e’ una zona ricca di acqua e di ruscelli e di fiumi, ma come ovunque in Kenya i canali di scolo delle acque nere corrono lungo i bordi delle strade fino a versare tutto nei fiumi.
Appena una ora a nord verso Isiolo siamo gia’ in savana dove l’acqua e’ molto ma molto piu’ rara e le temperature piu’ elevate. La francescana designazione di “sora acqua“ ha in Africa una valenza maggiore che da noi ed e’ piu’ pregnante perche’ qui vuoi per dissetare l’uomo, vuoi per innaffiare le coltivazioni, vuoi per abbeverare gli animali, vuoi per lavare, il valore di questo bene e’ inestimabile .
Acqua e ‘ superiore all’oro giallo o nero.
Spesso si sono combattute guerre fratricide tra stati vicini per il diritto all’uso di laghi o fiumi , ancora oggi uno dei motivi del contendere tra Siria ed Israele e’ proprio l’uso delle acque del Golan.
In futuro altri conflitti ci attendono se non si attua una lungimirante programmazione, suddivisione delle risorse idriche tra i popoli e se non si educa l’uomo ad un uso corretto e parsimonioso di questo bene vitale.
Non esistono, o sono pochi, i pozzi chiusi o le trivellazioni con sollevamento elettrico delle acque sotterranee, le uniche che garantiscono una qualche non contaminazione della falda acquifera e di riflesso una piu’ salubre bevanda.
L’acqua per bere e cucinare viene presa con i recipienti dai fiumi o dai pozzi aperti.
Ma nei fiumi si abbeverano gli animali e si versa di tutto comprese le acque nere, e nei pozzi aperti dopo pochi giorni la falda e’ battericamente inquinata.
La nostra acqua da bere e da pulizia dei denti e’ acqua bollita a 80°, poi lasciata raffreddare e versata in bottiglie poste in frigo.
E questo trattamento purifica la carica batterica ma non elimina i residui ferrosi o sabbiosi o terrosi perche’ non filtrata.
Ma immaginate nella foresta o nella savana chi puo’ permettersi questo lusso?
Difatti loro, i locali residenti, hanno sicuramente una flora batterica intestinale diversa dalla nostra e sono piu’ resistenti ma non di meno malattie quali tifo, colera, giarda, ameba e salmonellosi sono sempre presenti e diffuse in modo endemico.
La stessa acqua dolce dei fiumi e dei laghi e’ infida e portatrice di altre infezioni particolarmente gravi.
Mai lavarsi o bagnarsi nei fiumi o nei laghi africani !!!!
Sebbene siano immersi in una natura splendida e magari piu’ affascinante della nostra sia per fauna sia per flora, le acque dolci sono infestate dalla bilharziosi, dall’ ancilostoma e dalla filariosi, tutti “ntestinal flukes“ ovvero nematodi, portatori di gravi conseguenze se non riconosciuti e curati in tempo.
Questi nomi strani indicano sottilissimi e microscopici nemici che nuotano felici nelle acque e che si infiltrano dentro le ferite o le escoriazioni dei piedi o delle gambe, infestando e occludendo i vasi linfatici degli arti inferiori con edemi mostruosi e quasi impossibili da guarire.
Da questo breve ed incompleto resoconto da una “zona di guerra” (guerra alla malattia) meglio si comprende il pensiero francescano di “sorella acqua“ ma questa sorella deve essere depurata – trattata e sterilizzata altrimenti diviene sorellastra e nemica della nostra salute.
Specie in questi luoghi comprendi la importanza di quella scienza imperfetta, detta medicina, che lotta contro la natura a volte matrigna e che spesso perde la battaglia per la vita.
Il mare e’ formato da tante goccie di acqua e dobbiamo e possiamo fare di piu’ per assicurare un futuro salubre e sereno alle prossime generazioni ovunque esse si troveranno. che ciascuno sia portatore di una goccia di acqua pura !!
dott. Vincenzo Scala
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