Messina Jonio
Presidente: RUSSO Prof. Dott Filippo |
PRESIDENTE: RUSSO Prof. Dott FILIPPO
SEGRETARIO: CENTORRINO P.I. ANTONINO
TESORIERE: D’ARRIGO Prof.ssa GIUSEPPA
CERIMONIERE: D’ANGELO Dott.ssa LETTERIA
Agg.: 27 Giugno 2011 |
L.C.Messina Ionio |
Dissesto e messa in sicurezza È necessaria una “cabina di regia” Orteca: «Bisogna riscrivere le mappe del rischio meteorologico» «Un forte grido di allarme e una presa di posizione netta dei soci del Club, rispetto alla mancata messa in sicurezza del territorio da parte delle amministrazioni preposte»: è ciò che vuol essere il dossier sull’Analisi dello stato del dissesto idrogeologico a Messina presentato ieri all’Hotel Royal dal Lions Messina Ionio e curato dal prof. Cesare Fulci e dall’ing. Leonardo Santoro, in collaborazione con Francesco Freni Terranova e Filippo Russo. Si tratta di un’analisi rigorosa i cui esiti sono esposti ai lettori – non accade sempre – con estrema chiarezza. In alcune decine di pagine, valendosi anche di un eccellente corredo iconografico, gli autori evidenziano dapprima la “vulnerabilità territoriali” e avanzano quindi precise proposte operative di intervento. Dopo i saluti di rito, il presidente del Lions Club Messina Ionio Filippo Russo ha ringraziato gli “angeli” sempre in prima linea quando c’è da prestare soccorso in caso di calamità: i carabinieri, le altre forze dell’ordine, i vigili del fuoco, gli addetti alla Protezione civile, gli uomini e le donne della Croce Rossa e gli altri volontari. «Preoccuparsi del benessere civico – ha precisato Russo – è uno degli obiettivi primari del “lionismo” ed è per questo che intendiamo operare in armonia con tutte le autorità». Il segretario del distretto 108YB Francesco Freni Terranova ha giudicato la pubblicazione «un documento fondamentale da consegnare alle istituzioni preposte al governo e alla salvaguardia del territorio» mentre il governatore del Distretto, Giuseppe Scamporrino, ha insistito ancora sulla «particolare attenzione dei Lions per tutto ciò che coinvolge la qualità della vita delle comunità». Secondo Piero Orteca, giornalista e consulente culturale della Fondazione Bonino Pulejo, «questo libretto ha il pregio di spiegare con semplicità ai non addetti ai lavori talune questioni che di solito competono agli specialisti». Dei contenuti della pubblicazione hanno diffusamente discusso i due autori, Cesare Fulci e Leonardo Santoro. Il report, dunque, consiste nella dettagliata descrizione delle calamità naturali che negli anni recenti hanno messo in gionocchio diverse comunità del nostro territorio; la più grave, quella dell’1 ottobre 2009, quando le colate di fango seminarono rovine e lutti a Giampilieri, Scaletta e negli altri villaggi. Ciò che, però, giova sottolineare è che «tali dissesti hanno messo a nudo il substrato metamorfico, preparando così il territorio a nuove annunciate tragedie della cui gravità bisogna essere consapevoli». Basta, in ogni caso, con le «inadempienze istituzionali», appropriati interventi pubblici «sono più che mai urgenti». Fulci e Santoro hanno insistito: è necessario provvedere subito all’efficace protezione dei centri abitati più esposti mediante opere adeguate. E bisogna evitare qualsiasi estensione di piani particolareggiati e piani costruttivi, riconsiderando le decisioni di destinare certe zone all’edilizia, per non accrescere l’attuale stato di rischio. Tra i politici presenti, il deputato regionale Giovanni Ardizzone e l’assessore comunale Pippo Isgrò, il quale ha sottolineato come sia importante, «al di là degli interventi strutturali, il monitoraggio permanente del territorio per prevenire i dissesti». Un territorio che non può essere gestito – ha aggiunto l’assessore – frazionando le competenze, è necessaria una regia unica, che fa capo all’amministrazione cittadina. Ancora il giornalista Orteca ha evidenziato come sia opportuno «riscrivere le mappe del rischio meteorologico, alla luce dei cambiamenti climatici in atto» e ha promesso che, entro l’anno, la Fondazione Bonino Pulejo organizzerà un convegno sui temi del dissesto idrogeologico e della messa in sicurezza. |
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