Mistretta Nebrodi
Presidente: SIDOTI Ing. Anna |
PRESIDENTE: SIDOTI Ing. ANNA
SEGRETARIO: RANDAZZO Geom. CALOGERO
TESORIERE: CICCARELLO Dott. GIUSEPPE
CERIMONIERE: SALAMONE Dott. MARIO
Agg.: 29 Marzo 2011 |
L.C. Mistretta Nebrodi |
Il coraggio della non-rassegnazione per una “Nuova vita”
Sabato 16 Aprile 2011, ore 16,00 Montagnareale – Palazzetto dello Sport PROGRAMMA Prima parte Saluto del Presidente del Club Mistretta – Nebrodi Ing. Anna Sidoti (Sindaco del Comune di Montagnareale)
Intervento del Presidente Centro Helen Keller Dott. Giuseppe Terranova
Intervento del Presidente dell’Unione Nazionale Ciechi della provincia di Messina Dott. Fabrizio Zingale
Indirizzi di Saluto Autorità civili, militari, religiose e lionistiche Seconda parte: interverranno Filippo Felice Tagliaferri L’artista cieco durante la manifestazione realizzerà una scultura ritratto.
Simona Atzori Saranno proiettate immagini di ballo della celebre ballerina nata senza braccia.
Fulvio Frisone Durante l’intervista al celebre fisico, affetto da tetraparesi spastica, saranno proiettate immagini del film della Rai “Il figlio della luna” trasmesso su Raiuno giovedì 22 febbraio 2007 in prima serata.
Annalisa Minetti La cantante cieca di successo, vincitrice del Festival di Sanremo del 1988 con una breve esibizione
Coordina i lavori il Dott. Luigi Ruggeri (Presidente dell’Associazione Teatro-cultura “Beniamino Joppolo- Patti”
Il coraggio della non-rassegnazione per una “Nuova vita” L’importante iniziativa nasce da un’avvertita esigenza di superare la logica secondo la quale il mondo dei portatori di handicap rappresentano quasi un fattore di disturbo, persone che per taluni è comodo nascondere, celare, per andare nella direzione opposta e conoscere da vicino uomini e donne diversi solo perché hanno saputo sviluppare forme diverse di abilità, soggetti che, colpiti gravemente nel fisico, non si sono arresi hanno saputo vincere la difficile battaglia della vita. La diversità è quindi uno dei valori fondamentali del nostro secolo perché essa è colore, cultura, ricchezza, scambio, crescita, necessità, fa parte della storia di ogni uomo. Nella società moderna, spesso, però, la diversità appare come un pericolo, una minaccia, una barriera che si oppone tra i simili e “gli altri”, per cui è di certo appare molto più “riposante” avere a che fare, con quelle persone nelle quali ci riconosciamo in situazioni già collaudate. Gestire la diversità richiede quindi impegno, coraggio, pazienza, ma regala la gioia della scoperta, l’avventura del viaggio in un altro mondo, il rischio del confronto e l’audacia del mettere in discussione il proprio concetto di “normalità”. E il primo passo che dobbiamo fare è proprio quello di cominciare a considerare la diversità non come un elemento da tollerare, ma come un bene da tutelare e sviluppare. Tutto questo per sconfiggere la “disattenzione” nei confronti di chi è diversamente abile, che acuisce nei familiari che vivono sulla loro pelle i disagi del mondo esterno, la consapevolezza di una sempre maggiore distanza che divide i disabili dai normodotati. L’importante manifestazione avrà come scopo essenziale quello di raccontare l’esperienza di vita di quattro amici che fungeranno da testimoni di un mondo non alternativo al nostro ma armonicamente integrato a quello della cosiddetta normalità, attraverso la presenza di alcuni amici come:
– Filippo Felice Tagliaferri è nato nel 1969 a Carlantino (FG). Da bambino, si è ammalato di atrofia del nervo ottico e a 14 anni è divenuto cieco totale. Dal 1998 al 2000 ha frequentato un corso di scultura presso il Maestro Nicola Zamboni, docente dell’Accademia delle Belle Arti di Brera (MI), e famoso scultore bolognese. Nel 2001 ha inaugurato la sua prima mostra personale a Modena, a cui ne sono seguite tantissime altre. Ha fondato, assieme ad altre 11 persone, la cooperativa Banco Artigiano Delle Arti e Dei Mestieri con lo scopo di commercializzare manufatti di alto gusto e qualità prodotti da cooperative italiane e inserire nel mondo del lavoro persone disabili. Ha anche insegnato, a più riprese, la manipolazione della creta presso scuole elementari e oggi, a quarantadue anni, è uno scultore affermato, tiene corsi in scuole professionali nelle quali insegna ai ragazzi “normali” come lavorare la creta.
– Fulvio, Frisone nato a Siracusa il 19 gennaio 1966 è un fisico italiano è anche poeta e pittore. Per un errore durante il parto (vennero usati il forcipe e la ventosa) è affetto da tetraparesi spastica con distonie ed è quindi costretto su una sedia a rotelle, parla a fatica, non può muoversi. La madre Lucia, “Mamma Ciclone”, ha puntato tutto su di lui e riesce a farlo parlare, costringendolo a chiedere aiuto e vince la battaglia contro le scuole di Siracusa (che non vogliono accogliere un bambino diverso) per poterlo fare studiare, va anche al Parlamento per poter ottenere un aiuto dai mass media. La svolta per Fulvio arriva quando il padre inventa un casco con un’asta che lo aiuta a scrivere, disegnare, usare il computer, interagire. Tramite quel casco Fulvio lavora dal 1995, svolgendo attività di ricerca presso il dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Messina. A 45 anni è uno dei teorici della fisica più ricercati del mondo.
– Simona Atzori, Nata a Milano il 18 giugno 1974 da genitori sardi Pur essendo nata con un grave handicap, non si è mai persa d’animo ed ha intrapreso sin da giovane l’attività di pittrice e di ballerina classica, nonostante “Madre natura si fosse scordata delle braccia”. Simona non si è mai arresa e i suoi straordinari piedi, che parla benissimo l’inglese, si iscrive alla Università nel 2001 si è laureata in “arti visuali” alla University of Western Ontario Nel 2006 ha danzato alla cerimonia d’apertura delle Paralimpiadi di Torino. Del 2007 è lo spettacolo Mamma dice…, balletto per soli, coro e orchestra del compositore Antonio Cericola interpretato con Gjergj Bodari, con la compagnia Pescara Dance Festival e la interpretazione di Enrico Beruschi. Simona è una ragazza dall’allegria contagiosa ed ha un fidanzato pilota di elicotteri.
– Annalisa Minetti, nata il 27 dicembre 1976 a Rho (Mi) Il medico del reparto neo-natale fu il primo a pronosticarle un futuro da cantante, ma Annalisa non imboccherà subito la strada della musica. A cinque anni sente di poter esprimere qualcosa, ed inizia un corso di danza mentre a quindici scopre il mondo della musica, il suo talento e la grande possibilità di affermarsi come cantante. Nel 1995 partecipa a Sanremo Giovani e nel 1996 le diagnosticano la retitinite pigmentosa e la degenerazione maculare. Nel 1997 partecipa a “Miss Italia”, l’anno dopo al “Festival di Sanremo dove vince sia nella categoria “Nuove proposte” sia nella classifica principale con la canzone Senza te o con te. Ha poi collaborato con Toto Cutugno con il quale ha partecipato al Festival di Sanremo 2005 con la canzone “Come noi nessuno al mondo. E’ sposata e nel 2008 è diventata madre del figlio Fabio. Con questi amici cercheremo di scoprire un mondo caratterizzato non solo da dolore e da pietismo bensì da una “bellezza della forza vitale della vita espressa in modo alternativo”. Nel tentativo di offrire una connotazione non solo sociologica ma anche romantico-artistico – scientifica della “diversità”, sarà un obiettivo importante raccontare le storie di questi nostri fratelli che, pur menomati nel fisico non hanno perso la voglia di vivere o di raggiungere i loro sogni. C’è un grande amore per la vita in questi protagonisti di storie di diversità; un amore che li ha portati a trasformare la loro condizione in un vero e proprio punto di forza: “il coraggio della non-rassegnazione”. Questo modo di concepire una “nuova vita” deve essere non solo di coloro che per varie ragioni hanno una visibilità nel mondo della cultura, dello sport e delle arti varie, ma anche e soprattutto della moltitudine di coloro che vivono lontani da ogni clamore e vivono silenziosamente, giorno dopo giorno, perché possano comprendere quanto la Società moderna abbia bisogno di loro. Essi costituiscono quindi una categoria di persone che devono vivere integrandosi perfettamente con gli altri perché rappresentano una risorsa preziosa per la società e la nostra consapevolezza di esseri umani.
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Agg.: 22 Gennaio 2011 |
L.C. Mistretta Nebrodi
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Si è svolto, lo scorso 13 gennaio, nello magnifico scenario del palazzo Mastrogiovanni Tasca, recentemente restaurato e gentilmente messo a disposizione dall’amministrazione comunale, un incontro dal titolo “Progetto visione: Consegna degli ottotipi alle scuole materne e primarie del comprensorio dei Nebrodi”. Ha aperto i lavori il Presidente del club Mistretta – Nebrodi, Ing. Anna Sidoti, che dopo un breve saluto e i ringraziamenti si è soffermata sull’attività svolta e relativa agli screening della vista nei comuni di Mistretta e Tusa nei giorni 11 e 12 e sull’importanza della prevenzione soprattutto nelle scuole materne e primarie. Ha rilevato che numerose sono state le richieste perché possano essere effettuati altri screening. È intervenuto, quindi, per un indirizzo di saluto, l’assessore Cutraro, delegato dal Sindaco del Comune di Mistretta, che ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra gli enti locali e le associazioni che operano sul territorio per affrontare e risolvere i problemi delle nostre comunità. Secondo il cerimoniale è intervenuta il Dirigente Scolastico dell’Istituto comprensivo di Mistretta Dott.ssa Caterina Nicosia che si è detta soddisfatta per l’attività che i Lions hanno intrapreso sul territorio nel senso della prevenzione e della collaborazione stante anche le difficoltà economiche in cui versa il mondo scolastico. Ha preso la parola il Dirigente medico-oculista policl. Univ. Di Catania Dott. Massimo Di Pietro, nonché coordinatore responsabile del service “Utilizzo dell’Unità Oftalmica”, che, dopo avere ampiamente illustrato l’essenza e gli obiettivi del service balla luce anche della sua esperienza, si è soffermato sul corretto utilizzo degli ottotipi nelle scuole. L’incontro si è concluso con l’intervento del presidente di circoscrizione e socio del club Mistretta – Nebrodi, Avv. Enzo Calunniato. Si vuole, ha commentato il presidente del club, ing. Anna Sidoti, dotare tutte le scuole del comprensorio di ottotipi in cartoncino plastificato che consentano al medico scolastico di eseguire lo screening dell’acuità visiva. Tale screening può essere eseguito direttamente dal personale scolastico, opportunamente istruito, che può in tal modo segnalare agli ambulatori specialistici dell’ASP eventuali alterazioni riscontrate. Tale considerazione alla luce anche del fatto che tali screening sono eseguiti in parte dei capoluoghi di provincia, ma non altrettanto nei centri urbani non capoluoghi. La presenza degli ottotipi nelle scuole consente di far emergere il problema in tutta la sua reale consistenza e di affrontarlo precocemente, aumentando quindi la possibilità di una buona prognosi visiva. All’incontro è stata data pubblicità mediante manifesti e sarà oggetto di uno spazio televisivo sulla televisione locale onda TV. |
Agg. : 9 Dicembre 2010 |
L.C. Capo d’Orlando, Mistretta Nebrodi, Sant’Agata di Militello |
Per i Clubs Lions di Capo d’Orlando, Mistretta Nebrodi e Sant’Agata di Militello, nei locali del Ristorante “La Tartaruga” di Contrada San Gregorio di Capo d’Orlando, ha avuto luogo la Visita ufficiale del Governatore del Distretto 108 YB Sicilia, dott. Giuseppe Scamporrino. Alla cerimonia, oltre a tutti i soci dei tre Clubs, hanno partecipato le autorità locali e lionistiche, i presidenti degli altri Lions Club della Provincia di Messina e dei Clubs Service del Comprensorio Nebroideo. Alla cerimonia sono stati presenti anche i componenti dello staff del Governatore G. Scamporrino, l’Assessore alla Cultura del Comune di Capo d’Orlando avv. Annalisa Germanà, il primo Vice Governatore del Distretto lionistico 108 Yb Sicilia per. ind. Sebastiano Di Pietro ed il Past Presidente dei Governatori dei Distretti Lions d’Italia avv. Salvatore Giacona. Nel corso dell’incontro i presidenti dei Clubs Capo d’Orlando dott. Giuseppe Dini, Mistretta Ing. Anna Sidoti e Sant’agata di Militello dott. Mario Ortoleva, hanno illustrato i programmi di attività già svolti e da svolgere per l’anno sociale 2010-2011. A conclusione della giornata ha avuto luogo il tradizionale pranzo con i piatti tipici, modernamente preparati, della nostra cucina tradizionale mediterranea. L’Addetto Stampa Dott. Prof. Angelo Santaromita Villa
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