L’agricoltura siciliana è in pesantissima crisi ma non possiamo pensare ad una Sicilia senza agricoltura.
Non è vero che sappiamo solo lamentarci. Il mio amico contadino di Salemi è costretto a cedere a 0,17 €/Kg il grano duro prodotto con un costo reale di oltre 0,20 €/Kg.
Il mio amico contadino di Marsala svende la sua uva di qualità a 15 €/q alla Cantina Sociale contro un costo di 85€/q che realizza un viticoltore del nord Italia
Ma compromettere definitivamente il nostro mondo agricolo è impensabile, irrazionale ed irresponsabile
Ma ripercorriamo la Politica Agricola Europea dal 1957 ad oggi, perché sicuramente una delle cause della nostra crisi è quella di non avere preso coscienza negli anni puntualmente delle riforme della politica agricola comune.
Oggi la politica agricola comune dell’UE garantisce che agricoltura e tutela dell’ambiente procedano di pari passo, contribuisce allo sviluppo del tessuto socioeconomico delle comunità rurali e svolge un ruolo essenziale nella ricerca di soluzioni alle nuove sfide come i cambiamenti climatici, la gestione delle risorse idriche, le bioenergie e la biodiversità. La politica agricola dell’UE (P.A.C.) è in continua evoluzione. Alle sue origini, 50 anni fa, l’accento era posto sulla necessità di produrre cibo sufficiente per un’Europa che usciva da un decennio di carestie dovute alla guerra. I sussidi alla produzione su vasta scala e l’acquisto delle eccedenze nell’interesse della sicurezza alimentare appartengono ormai al passato. L’attuale politica dell’UE punta a far sì che i produttori di alimenti di ogni genere (cereali, carne, frutta e verdura o vino) siano in grado di competere in modo autonomo sui mercati dell’UE e su quelli mondiali.
A tal fine, la politica agricola ha subito una serie di importanti riforme negli ultimi anni. I testi normativi sono stati resi più brevi e più comprensibili. Nell’ambito della cosiddetta “organizzazione comune dei mercati” sono stati soppressi circa 80 atti legislativi.
Alle sue origini gli obbiettivi della P.A.C. erano quelli di:
- aumentare la produttività dell’agricoltura
- aumentare il livello di vitae reddito equo per agricoltori
- stabilizzare i prezzi
- dare sicurezza degli approvvigionamenti
- ottenere prezzi ragionevoli per i consumatori
dal 1968 al 1984 gli obbiettivi sono stati raggiunti, infatti le OCM cominciano a funzionare, i risultati sono stati:
- Prezzi alti e garantiti prezzi aumentano ogni anno
- Prezzi e redditi aumentano
- Prezzi e mercato sono stabili
- Funzionamento delle OCM che garantiscono il raggiungimento degli obiettivi del trattato di Roma
- Aumento degli scambi tra i Paesi cosi che i dazi superano le restituzioni ed i costi della gestione dei mercati sono bassi
DAL 1968-1980 DAL DEFICIT ALIMENTARE SI PASSA ALLE ECCEDENZE:
- Si pongono cosi due difficili problemi da risolvere :
- – bilancio CEE. Aumentano le spese per sostenere il mercato interno diminuiscono le entrate dei prelievi aumentano le restituzioni
- – Commercio internazionale. Le eccedenze comunitarie vengono esportate con difficoltà sul mercato mondiale
CON LA PRIMA RIFORMA DELLA PAC (1984-1988):
Sono introdotte una serie di misure che vanno in contro –tendenza rispetto alla politica adottata fino a quel momento, cosi si applica una politica dei prezzi più restrittiva e si stabiliscono quote di produzione, nasce anche la politica ambientale.
CON SECONDA RIFORMA DELLA PAC (1988-1992)
- la politica introdotta dal 1984 non forniscono alcun effetto. Le produzioni continuano ad aumentare ed il problema delle eccedenze si fa ancora più grave.
- dal 1988 vengono introdotte misure più restrittive per cercare di risolvere il problema.
- tuttavia nonostante tutte le restrizioni i problemi non vengono risolti.
La riforma Mc Sharry, dai grandi contenuti innovativi, prevedeva una importante riduzione dei prezzi agricoli (mediamente del 33%) per renderli più competitivi sui mercati interni e mondiali e l’introduzione di aiuti per compensare le perdite di reddito subite dagli agricoltori (aiuti compensativi) e per stimolare la protezione dell’ambiente (misure di accompagnamento).
Con la riforma Mac Sharry, quindi, vengono gettate le basi per orientare l’agricoltura al mercato e disaccoppiare gli aiuti, concetti poi ripresi nelle successive riforme. Quindi la riforma mac Sharry ha gli obbiettivi di :
- Stabilizzazione dei redditi
- Riduzione dei prezzi a livello mondiale
- Integrazione di reddito (sostegno al produttore)
- Mantenimento di un numero sufficientemente elevato di agricoltori sulla terra
- Riduzioni delle superfici coltivate ( SET ASIDE,forestazione ) dei seminativi
- Riduzione delle esportazioni sovvenzionate
- Maggiore attenzione ai problemi ambientali
Nell’ambito di questa riforma nasce la normativa CEE n° 2078 del 30/06/1992 che indica gli incentivi per l’applicazione di “ metodi di produzione agricola compatibili con le esigenze di protezione dell’ambiente e con la cura dello spazio naturale”
Con il REGOLAMENTO CEE 2092/91 nasce l’agricoltura biologica.
L’agricoltura biologica è un sistema di produzione agricola che cerca di offrire al consumatore prodotti freschi, gustosi e genuini, rispettando il ciclo della natura.
Si fonda su obiettivi, principi e pratiche comuni, ideati per minimizzare l’impatto umano nell’ambiente e allo stesso tempo per permettere al sistema agricolo di operare nel modo più naturale possibile: non si utilizzano, difatti, né sostanze chimiche di sintesi (concimi, diserbanti, anticrittogamici, insetticidi, pesticidi in genere), né organismi geneticamente modificati.
L’agricoltura biologica è un tipo di agricoltura che considera l’intero ecosistema agricolo, sfrutta la naturale fertilità del suolo favorendola con interventi limitati e promuove la biodiversità dell’ambiente in cui opera.
La fertilità del terreno viene salvaguardata mediante l’utilizzo di fertilizzanti organici come il letame, mediante la pratica delle rotazioni colturali (che da un lato impedisce ai parassiti di trovare l’ambiente favorevole al loro proliferare, e dall’altro permette di utilizzare in modo più razionale le sostanze nutritive del terreno) e grazie a lavorazioni attente al mantenimento e al miglioramento della struttura del suolo e della percentuale di sostanza organica. In caso di necessità, per la difesa delle colture si interviene con sostanze naturali vegetali, animali o minerali: estratti di piante, insetti utili che predano i parassiti, farina di roccia o minerali naturali.
La biodiversità è garantita grazie alla scelta di piante ad animali che resistono alle malattie e si adattano alle condizioni del luogo, all’allevamento di animali nutriti con foraggio biologico, a stabulazione libera all’aperto e all’utilizzo di pratiche di allevamento appropriate per le differenti specie.
La garanzia che ci troviamo davanti ad un prodotto proveniente da agricoltura biologica è data dall’etichettatura che deve riportare le seguenti indicazioni:
– nome dell’organismo di controllo autorizzato, e suo codice, preceduto dalla sigla IT;
– codice dell’azienda controllata;
– numero di autorizzazione (sia per i prodotti agricoli freschi che trasformati)
– la dicitura “organismo di controllo autorizzato con D.M. Mi.R.A.A.F. n……. del ……… in applicazione del Reg. CEE n.2092/91”.
In Sicilia abbiamo convertito la maggior parte degli impianti agricoli in biologico, ma non abbiamo avuto la forza e la giusta guida per completare la filiera del “Biologico” e far arrivare nei nostri mercati il prodotto biologico, fin ad ora quasi assente.
I MARCHI DI QUALITÀ EUROPEI
Qualità, identità territoriale, Sicurezza alimentare e tutela dell’ambiente. Ecco quattro buoni motivi per cui l’unione europea a disposto la creazione di marchi di qualità . Questi marchi rappresentano una garanzia, rafforzata dalla tutela dell’Unione Europea, nei confronti del consumatore che potrà conoscere con certezza l’origine e le caratteristiche degli alimenti che acquista, rigorosamente prodotti nel rispetto di precisi disciplinari.
I marchi europei si applicano ai prodotti agro-alimentari, ma non al vino e alle bevande alcoliche e si differenziano tra loro per il diverso e decrescente legame con l’ambiente geografico.
Oltre alle denominazioni stabilite dalla normativa nazionale per tutelare i prodotti tipici (DOC-DOCG), l’Unione Europea ha introdotto con due regolamenti comunitari (2081/92 e 2082/92) i Marchi Europei per i prodotti agro-alimentari con lo scopo di favorire la specificità di numerosi alimenti tradizionali, che devono le loro caratteristiche peculiari alla zona di origine ed alla normativa di produzione.
Si vuole in tal modo anche tutelare i prodotti da imitazioni e falsificazioni sia sul territorio comunitario che in alcuni paesi terzi che hanno sottoscritto un accordo. I marchi regolamentati dall’unione europea sono:
La Denominazione d’Origine Protetta (DOP) identifica la denominazione di un prodotto la cui produzione, trasformazione ed elaborazione devono aver luogo in un’area geografica determinata e caratterizzata da una perizia riconosciuta e constatata. Regolamento CE 510/2006 (protezione indicazioni geografiche e delle denominazioni di origine) sostituisce il reg.CE 2081/92
Nell’Indicazione Geografica Protetta (IGP), il legame con il territorio è presente in almeno uno degli stadi della produzione, della trasformazione o dell’elaborazione del prodotto. Regolamento CE 510/2006 (protezione indicazioni geografiche e delle denominazioni di origine) sostituisce il reg.CE 2081/92.
Una Specialità Tradizionale Garantita (STG) non fa riferimento ad un’origine ma ha l’obiettivo di valorizzare una composizione tradizionale del prodotto o un metodo di produzione tradizionale. Regolamento CE 509/2006 (specialità tradizionali garantite) sostituisce il reg.CE 2082/92
L’agricoltura italiana ha dovuto affrontare lo scenario della politica agricola dell’Unione Europea partendo da condizioni nettamente svantaggiate.
L’agricoltura moderna, estremamente indirizzata verso la meccanizzazione, richiede estensioni di terreno pianeggiante che in Italia difettano, sia per la configurazione naturale orografica, sia per l’antropizzazione spinta del territorio. Si uniscono a queste cause naturali molti mali endemici dell’agricoltura italiana.
Prodotti P.A.T.( Prodotti alimentari tradizionali)
Per reagire a questa situazione il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ha deciso di puntare nettamente su settori di nicchia, valorizzando i prodotti tradizionali in cui prodotti agricoli o dell’allevamento venivano lavorati secondo antiche ricette. Sono nati i Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT).questi prodotti stabiliti dall’art. 1 del D.M. 350/99devono avere come requisito fondamentale quello di essere ottenuti con metodi di lavorazione, conservazione e stagionatura consolidati nel tempo, omogenei per tutto il territorio interessato, secondo regole tradizionali, per un periodo non inferiore ai venticinque anni.
L’ultimo aggiornamento risale al D.M. 25 luglio 2003 recante la “Terza revisione dell’elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali”. La tradizionalità deve dimostrare che le fasi produttive si ripetono nel tempo da almeno venticinque anni, con caratteristiche d’uniformità e regole costanti di fabbricazione.
In definitiva la Sicilia ci offre una grande quantità di prodotti agroalimentari di altissima qualità che purtroppo non sono conosciuti dai consumatori a causa proprio della loro vastità.
Prodotti De.C.O.
E’ un “Progetto di proposta di legge ad iniziativa popolare” per il riconoscimento della tipicità di quei tanti prodotti agroalimentari che non rientrano, per motivi diversi, in altre forme di tutela. Una maniera per legare un prodotto alla sua terra, al suo Comune, al luogo dove esso si produce da sempre.
Protagonista di questa “certificazione” di tipicità, che è essenzialmente un mezzo di promozione, sarà appunto il comune. Il vero ‘giacimento’ del Paese è costituito infatti dalla grandissima ricchezza di culture, di usi, di tradizioni che si possono incontrare negli oltre ottomila Comuni di ogni parte d’Italia. Tra i ‘giacimenti’ più preziosi c’è di sicuro quello dei cibi, dei vini, delle mille e mille specialità della tradizione gastronomica locale. Non esiste posto, in Italia, dove manchi un esempio di questa nostra abitudine alla buona tavola, da sempre conosciuta e apprezzata anche all’estero.
È una richiesta infinita, che chiede soltanto di essere valorizzata, e che può fornire opportunità economiche sorprendenti.
In definitiva in Sicilia sono presenti:
– 12 prodotti DOP di cui 6 sono rappresentati da oli di oliva: Nocellara del Belice, Pecorino Siciliano, Caciocavallo Ragusano, Pagnotta di Dittaino, Pistacchio Verde di Bronte, Monti Iblei, Val di Mazara, Valle del Belice, Valli Trapanasi, Monte Etna, Valdemone (Tab.1).
– 8 prodotti IGP: Arancia rossa dell’Etna, Uva Italia di Canicattì, Uva di Mazzarrone, Pomodoro di Pachino, Cappero di Pantelleria, Salame S. Angelo, Limone Interdonato di Messina, Pesca di Leonforte (Tab.2).
– 8 denominazioni siciliane sono in protezione transitoria: Arancia di Ribera, Carota Novella di Ispica, Colline Ennesi, Colli Nisseni, Ciliegia dell’Etna, Limone di Siracusa, Piacentinu Ennese, Vastedda della Valle del Belice (Tab.3).
– 239 PAT (Tab.4 – 5).
– 24 De.Co: Pane nero di Catelvetrano (Castelvetrano, TP), Fragola marsalese (Marsala, TP), Fragolina di bosco marsalese (Marsala, TP), Pane di marsala (Marsala, TP), Squaratu (Marsala, TP), Rianata (Marsala, TP), Barbatella di Comiso (Comiso, RG), Cavolfiore violetto di Comiso (Comiso, RG), Cipolla bianca di Comiso (Comiso, RG), Cotognata e Mustata di Pedalino (Comiso, RG), Minimelanzanina “Perlina di Comiso” (Comiso, RG), Pane di grano duro di Comiso (Comiso, RG), Picurinu Pipatu (Cosimo, RG), Ambrato di Comiso (Comiso, RG), Cioccolato di Modica (Modica, RG), Fava cottoia (Modica, RG), Pane casereccio (Modica, RG), Tumazzu (Modica, RG), Olio delle colline ennesi (Agira, EN), Pesche gialle settembrine (Agira, EN), Fave larghe di Leonforte (Agira, EN), Cassatella di Agira), Formaggio piacentino (Agira, EN), Pitta casamuzza (troina, EN) (Tab.6).
Denominazioni iscritte nel Registro MIPAF delle Denominazioni di Origine Protette (DOP)
(Regolamento C) n. 510/2006 del Consiglio del 20 marzo 2006) (aggiornato all’11 ottobre 2010)
N. |
PRODOTTO |
TIPOLOGIA |
NUMERO REGOLAMENTO CE |
DATA PUBBLICAZIONESULLA GUCE |
PROVINCIA |
1 |
Pecorino Siciliano |
Formaggi |
Reg. CE n. 1107 del 12.06.96 |
GUCE L. 148 del 21.06.96 |
Tutte le provincie della Sicilia |
2 |
Ragusano |
Formaggi |
Reg. CE n. 1263 del 01.07.96 |
GUCE L. 163 del 02.07.96 |
Ragusa, Siracusa |
3 |
Valli Trapanesi |
Olio di oliva |
Reg. CE n. 2325 del 24.11.97 |
GUCE L. 322 del 25.11.97 |
Trapani |
4 |
Nocellara del Belice |
Ortofrutticoli e cereali |
Reg. CE n. 134 del 20.01.98 |
GUCE L. 15 del 21.01.98 |
Trapani |
5 |
Val di Mazara |
Olio di oliva |
Reg. CE n. 138 del 24.01.01 |
GUCE L. 23 del 25.01.01 |
Palermo, Agrigento |
6 |
Ficodindia dell’Etna |
Ortofrutticoli e cereali |
Reg. CE n. 1491 del 25.08.03 |
GUCE L. 214 del 26.08.03 |
Catania |
7 |
Monte Etna |
Olio di oliva |
Reg. CE n. 1491 del 25.08.03 |
GUCE L. 214 del 26.08.03 |
Catania, Enna, Messina |
8 |
Monti Iblei |
Olio di oliva |
Reg. CE n. 2325 del 24.11.97Reg. CE n. 828 del 14.05.03 |
GUCE L. 322 del 25.11.97GUCE L. 120 del 15.05.03 |
Siracusa, Ragusa, Catania |
9 |
Valle del Belice |
Olio di oliva |
Reg. CE n. 1486 del 20.08.04 |
GUCE L. 273 del 21.08.04 |
Trapani |
10 |
Valdemone |
Olio di oliva |
Reg. CE n. 205 del 4.02.05 |
GUCE L. 33 del 5.02.05 |
Messina |
11 |
Pagnotta del Dittaino |
Prodotti di panetteria |
Reg. CE n.516 del 17.06.09 |
GUCE L. 155 del 18.06.09 |
Enna, Catania |
12 |
Pistacchio Verde di Bronte |
Ortofrutticoli e cereali |
Reg. CE n.21 del 12.10.10 |
GUCE L. 8 del 13.10.10 |
Catania |
Denominazioni iscritte nel Registro MIPAF delle Indicazioni Geografiche Protette (IGP)
(Regolamento CE n. 510/2006 del Consiglio del 20 marzo 2006) (aggiornato al 11 ottobre 2010)
N. |
PRODOTTO |
TIPOLOGIA |
NUMERO REGOLAMENTOCE |
DATA PUBBLICAZIONESULLA GUCE |
PROVINCIA |
1 |
Arancia Rossa di Sicilia |
Ortofrutticoli e cereali |
Reg. CE n. 1107 del 12.06.96 |
GUCE L. 148 del 21.06.96 |
Catania, Siracusa, Enna |
2 |
Cappero di Pantelleria |
Ortofrutticoli e cereali |
Reg. CE n. 1107 del 12.06.96 |
GUCE L. 148 del 21.06.96 |
Trapani |
3 |
Uva da tavola di Canicattì |
Ortofrutticoli e cereali |
Reg. CE n. 2325 del 24.11.97 |
GUCE L. 322 del 25.11.97 |
Agrigento, Caltanissetta |
4 |
Uva da tavola di Mazzarrone |
Ortofrutticoli e cereali |
Reg. CE n. 617 del 04.04.03 |
GUCE L. 89 del 05.04.03 |
Catania, Ragusa |
5 |
Pomodoro di Pachino |
Ortofrutticoli e cereali |
Reg. CE n. 617 del 04.04.03 |
GUCE L. 89 del 05.04.03 |
Ragusa, Siracusa |
6 |
Limone Interdonato |
Ortofrutticoli e cereali |
Reg. CE n. 944 del 25.09.08 |
GUCE L 285 del 07/12/2005 |
Messina |
7 |
Salame S. Angelo |
Carni trasformate |
Reg. CE n. 944 del 25.09.08 |
GUCE L. 258 del 26.09.08 |
Messina |
8 |
Pesca di Leonforte |
Ortofrutticoli e cereali |
Reg. UE n. 622 del 15.07.10 |
GUUE L. 182 del 16.07.10 |
Enna |
N. |
PRODOTTO |
RICONOSCIMENTO |
1 |
Arancia di Ribera |
DOP |
2 |
Carota Novella di Ispica |
IGP |
3 |
Colline Ennesi |
DOP |
4 |
Colli Nisseni |
DOP |
5 |
Ciliegia dell’Etna |
DOP |
6 |
Limone di Siracusa |
IGP |
7 |
Piacentinu Ennese |
DOP |
8 |
Vastedda della valle del Belice |
DOP |
Prodotti agroalimentari tradizionali siciliani suddivisi per tipologia (PAT)
TIPOLOGIA |
PRODOTTO |
1. Bevande analcoliche, distillati e liquori |
n. 4 |
2. Carni (e frattaglie) fresche e loro preparazione |
n. 5 |
3. Grassi |
n. 1 |
4. Formaggi |
n. 30 |
5. Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati |
n. 71 |
6. Paste fresche e prodotti della panetteria, biscotteria, pasticceria e confetteria |
n. 82 |
7. Prodotti della gastronomia |
n. 28 |
8. Preparazione di pesci, molluschi e crostacei |
n. 5 |
9. Prodotti di origine animale (miele, lattiero – caseari di vario tipo escluso il burro |
n. 13 |
Elenco completo dei 239 Prodotti Agroalimentari Tradizionali siciliani (aggiornato al 9 agosto 2010)
BEVANDE ANALCOLICHE, DISTILLATI E LIQUORI |
1 amarena /Comune di Milazzo (ME) |
2 acquavite di vino/ Tutta la Sicilia |
3 liquore al mandarino/ Tutta la Sicilia |
4 liquore fuoco dell’Etna/Provincia di Catania |
CARNI (E FRATTAGLIE) FRESCHE E LORO PREPARAZIONE |
5 carne fresca di vacca, di pecora, di capra e di maiale/ Aree collinari e montane della Sicilia |
6 gelatina di maiale, a liatina Comuni dell’area Iblea |
7 salsiccia di maiale fresca, secca e affumicata, a sausizza/ Tutta la Sicilia |
8 salsiccia pasqualora/ Comuni della provincia di Trapani |
9 salsiccione |
GRASSI |
10 olio extravergine di oliva |
CONDIMENTI |
11 elioconcentrato |
12 sale marino naturale / Comuni di Trapani e Paceco |
FORMAGGI |
13 ainuzzi / Comune di Cammarata e San Giovanni (AG) |
14 belicino/ Comune di Calatafimi, Castelvetrano, Poggioreale, Salaparuta, Salemi, Petrosino(TP) |
15 caci figurati/ Comuni dei Nebrodi e provincia di Palermo |
16 caciocavallo palermitano/ Provincia di Palermo e alcuni comuni di Trapani |
17 caciotta degli elimi / Calatafimi (TP) |
18 canestrato/ Tutta la Sicilia |
19 canestrato vacchino/Tutta la Sicilia |
20 cofanetto/ Comune di Customaci, San Vito, Castellamare, Calatafimi(TP) |
21 cosacavaddu ibleo / Provincia di Ragusa e comuni di Noto, Palazzolo Acreide e Rosolini |
22 ericino / Comuni di Ercie, Vadlerice, Custonaci, S.Vito lo capo, calata fimi(TP) |
23 formaggio di capra “padduni” / Tutta la Sicilia |
24 formaggio di capra siciliana / Tutta la Sicilia |
25 formaggio di S. Stefano di Quisquina / Comune di S. Stefano di Quisquina(AG) |
26 maiorchino / Comuni dei Nebrodi |
27 maiorchino di Novara di Sicilia/ Novara di Sicilia(ME) |
28 mozzarella /Tutta la Sicilia |
29 pecorino rosso |
30 piacentino (piacentinu)/ Enna e zone limitrofe |
31 picurinu: tuma, primosale, secondo sale, stagionato /Tutta la Sicilia |
32 piddiato /Comuni della provincia di Trapani |
33 provola /Tutta la sicilia |
34 provola dei monti sicani, caciotta/ Area dei Monti Sicani, tra le province di Palermo e Agrigento |
35 provola delle madonie / Comuni dei monti Madonie |
36 provola di nebrodi / Comuni dei Nebrodi |
37 provola siciliana / Tutta la Sicilia |
38 tumazzu di vacca / Provincia di Ragusa |
39 vastedda della Valle del Belice /Valle del Belice |
40 vastedda palermitana / Provincia di Palermo e alcuni comuni di Trapani
PRODOTTI VEGETALI ALLO STATO NATURALE O TRASFORMATI |
5 aglio rosso di Nubia, aglio di Paceco, aglio di Trapani Provincia di Trapani |
6 albicocco i Scillato Comune di Scillato(PA) |
7 alloro |
8 anguria di Siracusa Provincia di Siracusa |
9 arancia biondo di Scillato Comune di Scillato(PA) |
10 arancia di Ribera Comune di Ribera (AG) |
11 bastarduna di Calatafimi Comune di Calatafimi(TP) |
12 capperi Isola di salina(ME), Pantelleria(TP) |
13 capperi e cucunci Isola di salina(ME) |
14 carciofo spinoso di Palermo o Menfi Termini Imerese e Menfi(PA), Sambuca di Sicilia e Sciacca(AG) |
15 carciofo violetto catanese Provincia di Catania |
16 carota di ispica Provincia di Ragusa |
17 cavolfiore violetto “natalino” |
18 cavolo broccolo o “sparacello” palermitano Provincia di Palermo |
19 cavolo rapa di Acireale “trunzu di aci” Comune di Acireale(CT) |
20 cece |
21 ciliegia mastrantoni Territorio Etneo comuni di Pedara, Trecastagni, Nicolosi, Viagrande, Aci S. Antonio, S. Giovanni La Punta. |
22 cipolla di Giarratana Provincia di Ragusa e comune di Giarratana(RG) |
23 cotognata Provincia di Ragusa |
24 fagiolo di Polizzi Comune di Polizzi(PA) |
25 fava di Leonforte Comuni di Leonforte, Assoro, Nissoria, Enna, Calascibetta (EN) |
26 fichi secchi Tutta la Sicilia |
27 fichidindia Tutta la Sicilia |
28 fico d’india della valle del belice Valle del Belice |
29 ficodindia della valle del torto, ficudinia |
30 fico d’india di S. Cono Comune di San Cono ed altre aree della provincia di Catania |
31 fragola e fragolina di Maletto Comune di Maletto (CT) |
32 fragolina di Ribera Comune di Ribera(AG) |
33 fragolina di Sciacca Comune di Sciacca(AG) |
34 grano duro |
35 kaki di Misilmeri Comune di Misilmeri(PA) |
36 lenticchia di Ustica Isola di Ustica(TP) |
37 lenticchia di Villalba Comune di Villalba(CL) |
38 limone in seccagno di Pettineo Comune di Pattineo(ME) |
39 limone verdello Tutta la Sicilia |
40 mandarino tardivo di Ciaculli Litorale tirrenico del Palermitano e nella provincia di Catania |
41 mandorla di Avola Comune di Avola(SR) |
42 mandorle Tutta la Sicilia |
43 manna Comuni di Pollina e di Castelbuono(PA) |
44 marmellata di arance Tutta la Sicilia |
45 marmellata di mele cotogne |
46 marmellata di pere spinelli, pira spinieddi |
47 mele cola Alle pendici dell’Etna(CT) |
48 mele gelate cola Alle pendici dell’Etna(CT) |
49 melone invernale giallo “cartucciaru” verde “purceddu” Comune di Alcamo |
50 melone giallo (cucumis melo var. inodorus, melone giallo di paceco, melone d’inverno) Paceco |
51 mostarda Tutta la Sicilia |
52 mostarda essiccata |
53 nespola di trabia Comune di Trabia(PA) |
54 nocciole dei nebrodi Comuni dei Nebrodi |
55 noce di Motta, “nuci da motta” Comune di Motta Camastra(ME) |
56 oliva nebba |
57 oliva nera passuluni Provincia di Palermo |
58 origano |
59 ovaletto di calatafimi Comune di Calatafimi(TP) |
60 patata novella di Messina Provincia di Messina |
61 patata novella di Siracusa Provincia di Siracusa |
62 pere butirra d’estate |
63 pere spinelli |
64 pere ucciardona Territorio Etneo |
65 pere virgola |
66 pesca tardiva di leonforte |
67 pistacchio Bronte, Adrano, Biancavilla, Ragalna, Belpasso(CT) |
68 pistacchio di bronte Comune di Bronte(CT) |
69 pomodoro di vittoria Comune di Vittoria(RG) |
70 pomodoro faino di licata detto “buttichieddu” Comune di Licata(AG) |
71 pomodoro seccagno pizzutello di paceco Comune di Paceco(TP) |
72 pomodoro secco (ciappa) Tutta la Sicilia |
73 rosmarino |
74 susino sanacore (u prunu ri murriali) Comune di Monreale(PA) |
75 zucchina di misilmeri detta: “friscaredda” |
PASTE FRESCHE E PRODOTTI DELLA PANETTERIA, BISCOTTERIA, PASTICCERIA E CONFETTERIA |
76 amaretti Catellana sicula(PA) |
77 biancomangiare Tutta la Sicilia |
78 biscotti a “s” |
79 biscotti al latte |
80 biscotti bolliti, i viscotta udduti Comuni dell’area Iblea |
81 biscotti di natale Comune di Barrafranca(EN) |
82 biscotti duri Comune di Calascibetta(EN) |
83 biscotto di monreale (viscottu ri murriali) Comune di Monreale(PA) |
84 biscotti glassati, i viscotta cà liffia o mazziati Comuni dell’area Iblea |
85 bocconetto Comune di San Angelo di Brolo(ME) |
86 braccialette Comune di Nicosia(CT) |
87 buccellato Tutta la Sicilia |
88 caciu all’argintèra |
89 cannillieri Comune di Villarosa(EN) |
90 cannoli Tutta la Sicilia |
91 cannolo alla ricotta, cannolo siciliano Tutta la Sicilia |
92 cassata siciliana Tutta la Sicilia |
93 cassateddi Comuni San Giovanni Gemini e Cammarata(AG) |
94 cassateddi di calatafimi Comune di Calatafimi(TP) |
95 cassatella di Agira Comune di Agira(EN) |
96 ciambella |
97 ciascuna, mucatuli Comuni dell’area Iblea |
98 cioccolata di Modica Comune di Modica(RG) |
99 colombe pasquali, i palummeddi, pastifuorti |
100 crespelle di riso Tutta la Sicilia |
101 crispelle, i crispeddi Tutta la Sicilia |
102 cuccìa Palermo, Siracusa, Ragusa |
103 cucciddata |
104 cucciddati di Calatafimi Comune di Calatafimi(TP) |
105 cucuzzata |
106 cuddrireddra Provincia di Caltanissetta |
107 cuddureddi Comuni San Giovanni Gemini e Cammarata(AG) |
108 cuffitelle |
109 facciuni di san chiara Comune di Noto(SR) |
110 fasciatelle |
111 frutti di martorana Tutta la Sicilia |
112 gadduzzi |
113 gelo di melone Palermo |
114 granita di gelsi neri |
115 granita di mandorla |
116 guammelle |
117 guiuggiolena o cubbaita |
118 mandorlato (biscotto riccio) |
119 mastazzola Comune di Caltanissetta |
120 nfasciatieddi |
121 nfasciatieddi di Agira Comune di Agira(EN) |
122 nfasciatiaddi di Troina Comune di Troina(EN) |
123 nfrigghiulata |
124 nucàtuli Tutta la Sicilia |
125 ossa di morto |
126 pagnotta alla disgraziata Provincia di Messina |
127 pane a lievitazione naturale (pani cu cruscenti) Comune di Castellana Sicula |
128 pane di casa, u pani i casa Comune di Altopiano Ibleo |
129 pane di monreale (u pani ri murriali) Comune di Monreale |
130 pane di s. giuseppe |
131 pane votivo, a cuddura di s. paulu Comune di Palazzolo Acreide |
132 panzerotti |
133 papareddi Tutta la Sicilia |
134 pasta alla crema di latte |
135 pasta di mandorle |
136 pasta di nocciola |
137 pasta reale di erice Comune di Erice(TP) |
138 petrafennula Tutta la Sicilia |
139 pignoccata Comuni dell’area Iblea |
140 pignolata di messina Comuni della Provincia di Messina |
141 piparelle Provincia di Messina |
142 pizzarruna Comuni di San Giovanni Gemini e Cammarata (AG) |
143 pupi cull’ova Comune di Nicosia(EN) |
144 pupi di zucchero Provincia di Agrigento |
145 salame turco Tutta la Sicilia |
146 savoiarde |
147 scacciata Provincia di Catania |
148 scursunera Tutta la Sicilia |
149 Sfincia di San Giuseppe Provincia di Palermo |
150 sfincione Provincia di Palermo |
151 sfoglio (sfogghiu) Castellana Sicula |
152 squartucciatu Comune di Poggioreale(TP) |
153 taralli Provincia di Caltanissetta |
154 testa di turco Comune di Castelbuono(PA) |
155 vastedda cu sammucu, vastedda nfigghiulata Provincia di Enna |
156 vastedda fritta Provincia di Palermo |
157 vucciddati di mandorle Comune di Villarosa(EN) |
prodotti della gastronomia |
158 arancini di riso Tutta la Sicilia |
159 badduzzi di risu Enna |
160 busiati col pesto trapanese Provincia di Trapani |
161 caponata di melanzane Tutta la Sicilia |
162 cardi in pastella Provincia di Palermo |
163 cavate |
164 crespelle Provincia di siracusa |
165 crocchè di patate |
166 cuscus di pesce Provincia di Trapani |
167 focaccia al sambuco Comune di Troina(EN) |
168 frascatula Enna |
169 iris |
170 maccaruna |
171 màccu di favi Agrigento, Palermo, Siracusa, Catania |
172 maccu di grano |
173 malateddi Enna |
174 nfigghiulata |
175 padducculi di carne Enna |
176 pane cotto Provincia di Enna |
177 panelle Provincia di Palermo |
178 parmigiana di melanzane Tutta la Sicilia |
179 pasta cà muddica Provincia di Messina |
180 pasta che sàrdi Provincia di Palermo |
181 pasta che vruoccoli arriminàti Provincia di Palermo |
182 sarde a beccaficu Provincia di Palermo |
183 stigghiola Provincia di Palermo |
184 vino cotto e mustazzoli |
185 zuzzu Provincia di Catania |
preparazione di pesci, molluschi e crostacei |
186 bottarga, uovo di tonno Comuni di Trapani e Favignana(TP) |
187 bottarga, uovo di tonno di capo san vito, uovo di tonno santovitaro Comune di San Vito(TP) |
188 pesce azzurro sott’olio di lampedusa Isola di Lampedusa |
189 tonno di tonnara |
190 vaccareddi (lumache) Comune di Nissoria(EN) |
prodotti di origine animale |
191 miele delle Egadi Isola di Favignana(TP) |
192 miele delle Madonie Area delle Madonie |
193 miele di acacia, di timo, di carrubo Zafferana Etnea(CT) |
194 miele di timo, di agrumi, di cardo, di eucalyptus, di carrubo Siracusa, Ragusa, Catania |
195 miele di Trapani Trapani |
196 miele ibleo Provincia di Siracusa e Ragusa |
197 miele millefiori |
198 miele della provincia di Agrigento Provincia di Agrigento |
199 ricotta di pecora |
200 ricotta di vacca |
201 ricotta iblea Provincia di Ragusa |
202 ricotta infornata 203 ricotta mista |
Elenco dei 24 prodotti a Denominazione di Origine Comunale siciliani( De.C.O.)
PRODOTTO De.Co |
PROVINCIA |
Pane nero di Castelvetrano |
Castelvetrano (TP) |
Fragola marsalese |
Marsala (TP) |
Fragolina di bosco marsalese |
Marsala (TP) |
Pane di marsala |
Marsala (TP) |
Squaratu |
Marsala (TP) |
Rianata Lilybetana |
Marsala (TP) |
Barbatella di Comiso |
Comiso (RG) |
Cavolfiore violetto di Comiso |
Comiso (RG) |
Cipolla bianca di Comiso |
Comiso (RG) |
Cotognata e Mustata di Pedalino |
Comiso (RG) |
Minimelanzanina “Perlina di Comiso” |
Comiso (RG) |
Pane di grano duro di Comiso |
Comiso (RG) |
Picurinu Pipatu |
Comiso (RG) |
Ambrato di Comiso |
Comiso (RG) |
Cioccolato di Modica |
Modica (RG) |
Fava cottoia |
Modica (RG) |
Pane casereccio |
Modica (RG) |
Tumazzu |
Modica (RG) |
Olio delle colline ennesi |
Agira (EN) |
Pesche gialle settembrine |
Agira (EN) |
Fave larghe di Leonforte |
Agira (EN) |
Cassatella di Agira |
Agira (EN) |
Formaggio piacentino |
Agira (EN) |
Pitta casamuzza |
Troina (EN) |
IMPIEGO DEI PRODOTTI TIPICI NELLE AZIENDE AGRITURISTICHE SICILIANE
Per dare risonanza ai prodotti tradizionali siciliani, ai fini della compilazione di un volume divulgativo, è stata condotta un indagine per delineare un quadro dettagliato dell’offerta agrituristica in Sicilia.
Per il reperimento dei dati sono stati consultati testi della Regione Sicilia e molteplici siti internet.
Le aziente agrituristiche siciliane
Le aziende che ricadono nel territorio siciliano sono 597 ripartite nelle 9 province (vedi Tabella)
PROVINCIA |
NUMERO DELLE AZIENDE |
AGRIGENTO |
30 |
CALTANISSETTA |
23 |
CATANIA |
104 |
ENNA |
35 |
MESSINA |
101 |
PALERMO |
100 |
RAGUSA |
70 |
SIRACUSA |
74 |
TRAPANI |
60 |
Al fine di valutare in che misura i prodotti tradizionali fossero venduti e/o prodotti nell’ambito degli agriturismi della Sicilia e quindi di valutarne l’importanza nel settore dell’enogastronomia siciliana, è stata condotta un indagine per delineare un quadro dettagliato dell’offerta agrituristica siciliana.
Nel periodo aprile-ottobre 2008 sono state contattate capillarmente e in vario modo (telefono,fax,e-mail), tutte le aziende agrituristiche siciliane.
Carni (e frattaglie) fresche e loro preparazionicarne fresca di vacca, di pecora, di capra e di maialegelatina di maiale, a liatinasalsiccia di maiale fresca, secca e affumicata, a sausizzasalsiccia pasqualora
salsiccione
Formaggi
ainuzzi
belicino
caci figurati
caciocavallo palermitano
caciotta degli elimi
canestrato
canestrato vacchino
cofanetto
cosacavaddu ibleo
ericino
formaggio di capra “padduni”
formaggio di capra siciliana
formaggio di s. stefano di quisquina
maiorchino
maiorchino di novara di sicilia
mozzarella
pecorino rosso
piacentino (piacentinu)
picurinu: tuma, primosale, secondo sale, stagionato
piddiato
provola
provola dei monti sicani, caciotta
provola delle madonie
provola di nebrodi
provola siciliana
tumazzu di vacca
vastedda della valle del belice
vastedda palermitana
Preparazioni di pesci, molluschi e crostacei
bottarga, uovo di tonno
bottarga, uovo di tonno di capo san vito, uovo di tonno santovitaro
pesce azzurro sott’olio di lampedusa
tonno di tonnara
vaccareddi (lumache)
Prodotti della gastronomia
arancini di riso
badduzzi di risu
busiati col pesto trapanese
caponata di melanzane
cardi in pastella
cavate
crespelle
crocchè di patate
cuscus di pesce
focaccia al sambuco
frascatula
iris
maccaruna
màccu di favi
maccu di grano
malateddi
nfigghiulata
padducculi di carne
pane cotto
panelle
parmigiana di melanzane
pasta cà muddica
pasta che sàrdi
pasta che vruoccoli arriminàti
sarde a beccaficu
stigghiola
vino cotto e mustazzoli
zuzzu
Prodotti di origine animale
miele della provincia di agrigento
miele delle egadi
miele delle madonie
miele di acacia, di timo, di carrubo
miele di timo, di agrumi, di cardo, di eucalyptus, di carrubo
miele di trapani
miele ibleo
miele millefiori
ricotta di pecora |
Grassi (burro, margarina, oli) olio extravergine di olivaPaste fresche e prodotti di panetteria, pasticceria, biscotteria e confetteriaamarettibiancomangiarebiscotti a “s”
biscotti al latte
biscotti bolliti, i viscotta udduti
biscotti di natale
biscotti duri
biscotti glassati, i viscotta cà liffia o mazziati
biscotto di monreale (viscottu ri murriali)
bocconetto
braccialette
buccellato
caciu all’argintèra
cannillieri
cannoli
cannolo alla ricotta, cannolo siciliano
cassata siciliana
cassateddi
cassateddi di calatafimi
cassatella di agira
ciambella
ciascuna, mucatuli
cioccolata di modica
colombe pasquali, i palummeddi, pastifuorti
crespelle di riso
crispelle, i crispeddi
cuccìa
cucciddata
cucciddati di calatafimi
cucuzzata
cuddrireddra
cuddureddi
cuffitelle
facciuni di san chiara
fasciatelle
frutti di martorana
gadduzzi
gelo di melone
granita di gelsi neri
granita di mandorla
guammelle
guiuggiolena o cubbiata
mandorlato (biscotto riccio)
mastazzola
nfasciatiaddi di troina
nfasciatieddi
nfasciatieddi di agira
nfrigghiulata
nucàtuli
ossa di morto
pagnotta alla disgraziata
pane a lievitazione naturale (pani cu cruscenti)
pane di casa, u pani i casa
pane di monreale (u pani ri murriali)
pane di s. giuseppe
pane votivo, a cuddura di s. paulu
panzerotti
papareddi
pasta alla crema di latte
pasta di mandorle
pasta di nocciola
pasta reale di erice
petrafennula
pignoccata
pignolata di messina
piparelle
pizzarruna
pupi cull’ova
pupi di zucchero
salame turco
savoiarde
scacciata
scursunera
sfinci di san giuseppe
sfincione
sfoglio (sfogghiu)
squartucciatu
taralli
testa di turco
vastedda cu sammucu, vastedda nfigghiulata |
Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformatiaglio rosso di nubia, aglio di paceco, aglio di trapanialbicocco i scillatoalloroanguria di siracusa
arancia biondo di scillato
arancia di ribera
bastarduna di calatafimi
capperi
capperi e cucunci
carciofo spinoso di palermo o menfi
carciofo violetto catanese
carota di ispica
cavolfiore violetto “natalino”
cavolo broccolo o “sparacello” palermitano
cavolo rapa di acireale “trunzu di aci”
cece
ciliegia mastrantoni
cipolla di giarratana
cotognata
fagiolo di polizzi
fava di leonforte
fichi secchi
fichidindia
fico d’india della valle del belice
fico d’india di s. cono
ficodindia della valle del torto, ficudinia
fragola e fragolina di naletto
fragolina di ribera
fragolina di sciacca
grano duro
kaki di misilmeri
lenticchia di ustica
lenticchia di villalba
limone in seccagno di pettineo
limone verdello
mandarino tardivo di ciaculli
mandorla di avola
mandorle
manna
marmellata di arance
marmellata di mele cotogne
marmellata di pere spinelli, pira spinieddi
mele cola
mele gelate cola
melone giallo (cucumis melo var. inodorus, melone giallo di paceco, melone d’inverno
melone invernale giallo “cartucciaru” verde “purceddu”
mostarda
mostarda essiccata
nespola di trabia
nocciole dei nebrodi
noce di motta, “nuci da motta”
oliva nebba
oliva nera passuluni
origano
ovaletto di calatafimi
patata novella di messina
patata novella di siracusa
pere butirra d’estate
pere spinelli
pere ucciardona
pere virgola
pesca tardiva di leonforte
pistacchio
pistacchio di bronte
pomodoro di vittoria
pomodoro faino di licata detto “buttichieddu”
pomodoro seccagno pizzutello di paceco
pomodoro secco (ciappa)
rosmarino
susino sanacore (u prunu ri murriali)
zucchina di misilmeri detta: “friscaredda”
Bevande analcoliche, distillati e liquori
acquavite di vino
amarena
liquore al mandarino
liquore fuoco dell’etna
Condimenti
elioconcentrato
sale marino naturale |
Purtroppo a causa di una ingiustificata riluttanza degli agriturismi a fornire le informazioni loro richieste, delle aziende contattate, ad oggi, hanno risposto solo:
PROVINCIA |
AGRITURISMI CONTATTATI |
ADESIONI AGRITURISMI |
AGRIGENTO |
30 |
0 (0%) |
CALTANISETTA |
23 |
0 (0%) |
CATANIA |
110 |
7 (6%) |
ENNA |
34 |
9 (26%) |
MESSINA |
102 |
35 (34%) |
PALERMO |
107 |
3 (3%) |
RAGUSA |
70 |
3 (3%) |
SIRACUSA |
75 |
2 (3%) |
TRAPANI |
60 |
27 (45%) |
TOTALE |
611 |
79 (13%) |
Al fine di valutare in che misura i prodotti tradizionali fossero venduti e/o prodotti nell’ambito degli agriturismi della Sicilia e quindi di valutarne l’importanza nel settore dell’enogastronomia siciliana, è stata condotta un indagine per delineare un quadro dettagliato dell’offerta agrituristica siciliana.
Nel periodo aprile-ottobre 2008 sono state contattate capillarmente e in vario modo (telefono,fax,e-mail), tutte le aziende agrituristiche siciliane.
L’auting si è basato sul seguente format:
Carni (e frattaglie) fresche e loro preparazionicarne fresca di vacca, di pecora, di capra e di maialegelatina di maiale, a liatinasalsiccia di maiale fresca, secca e affumicata, a sausizza
salsiccia pasqualora
salsiccione
Formaggi
ainuzzi
belicino
caci figurati
caciocavallo palermitano
caciotta degli elimi
canestrato
canestrato vacchino
cofanetto
cosacavaddu ibleo
ericino
formaggio di capra “padduni”
formaggio di capra siciliana
formaggio di s. stefano di quisquina
maiorchino
maiorchino di novara di sicilia
mozzarella
pecorino rosso
piacentino (piacentinu)
picurinu: tuma, primosale, secondo sale, stagionato
piddiato
provola
provola dei monti sicani, caciotta
provola delle madonie
provola di nebrodi
provola siciliana
tumazzu di vacca
vastedda della valle del belice
vastedda palermitana
Preparazioni di pesci, molluschi e crostacei
bottarga, uovo di tonno
bottarga, uovo di tonno di capo san vito, uovo di tonno santovitaro
pesce azzurro sott’olio di lampedusa
tonno di tonnara
vaccareddi (lumache)
Prodotti della gastronomia
arancini di riso
badduzzi di risu
busiati col pesto trapanese
caponata di melanzane
cardi in pastella
cavate
crespelle
crocchè di patate
cuscus di pesce
focaccia al sambuco
frascatula
iris
maccaruna
màccu di favi
maccu di grano
malateddi
nfigghiulata
padducculi di carne
pane cotto
panelle
parmigiana di melanzane
pasta cà muddica
pasta che sàrdi
pasta che vruoccoli arriminàti
sarde a beccaficu
stigghiola
vino cotto e mustazzoli
zuzzu
Prodotti di origine animale
miele della provincia di agrigento
miele delle egadi
miele delle madonie
miele di acacia, di timo, di carrubo
miele di timo, di agrumi, di cardo, di eucalyptus, di carrubo
miele di trapani
miele ibleo
miele millefiori
ricotta di pecora |
Grassi (burro, margarina, oli) olio extravergine di olivaPaste fresche e prodotti di panetteria, pasticceria, biscotteria e confetteriaamarettibiancomangiare
biscotti a “s”
biscotti al latte
biscotti bolliti, i viscotta udduti
biscotti di natale
biscotti duri
biscotti glassati, i viscotta cà liffia o mazziati
biscotto di monreale (viscottu ri murriali)
bocconetto
braccialette
buccellato
caciu all’argintèra
cannillieri
cannoli
cannolo alla ricotta, cannolo siciliano
cassata siciliana
cassateddi
cassateddi di calatafimi
cassatella di agira
ciambella
ciascuna, mucatuli
cioccolata di modica
colombe pasquali, i palummeddi, pastifuorti
crespelle di riso
crispelle, i crispeddi
cuccìa
cucciddata
cucciddati di calatafimi
cucuzzata
cuddrireddra
cuddureddi
cuffitelle
facciuni di san chiara
fasciatelle
frutti di martorana
gadduzzi
gelo di melone
granita di gelsi neri
granita di mandorla
guammelle
guiuggiolena o cubbiata
mandorlato (biscotto riccio)
mastazzola
nfasciatiaddi di troina
nfasciatieddi
nfasciatieddi di agira
nfrigghiulata
nucàtuli
ossa di morto
pagnotta alla disgraziata
pane a lievitazione naturale (pani cu cruscenti)
pane di casa, u pani i casa
pane di monreale (u pani ri murriali)
pane di s. giuseppe
pane votivo, a cuddura di s. paulu
panzerotti
papareddi
pasta alla crema di latte
pasta di mandorle
pasta di nocciola
pasta reale di erice
petrafennula
pignoccata
pignolata di messina
piparelle
pizzarruna
pupi cull’ova
pupi di zucchero
salame turco
savoiarde
scacciata
scursunera
sfinci di san giuseppe
sfincione
sfoglio (sfogghiu)
squartucciatu
taralli
testa di turco
vastedda cu sammucu, vastedda nfigghiulata |
Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformatiaglio rosso di nubia, aglio di paceco, aglio di trapanialbicocco i scillatoalloro
anguria di siracusa
arancia biondo di scillato
arancia di ribera
bastarduna di calatafimi
capperi
capperi e cucunci
carciofo spinoso di palermo o menfi
carciofo violetto catanese
carota di ispica
cavolfiore violetto “natalino”
cavolo broccolo o “sparacello” palermitano
cavolo rapa di acireale “trunzu di aci”
cece
ciliegia mastrantoni
cipolla di giarratana
cotognata
fagiolo di polizzi
fava di leonforte
fichi secchi
fichidindia
fico d’india della valle del belice
fico d’india di s. cono
ficodindia della valle del torto, ficudinia
fragola e fragolina di naletto
fragolina di ribera
fragolina di sciacca
grano duro
kaki di misilmeri
lenticchia di ustica
lenticchia di villalba
limone in seccagno di pettineo
limone verdello
mandarino tardivo di ciaculli
mandorla di avola
mandorle
manna
marmellata di arance
marmellata di mele cotogne
marmellata di pere spinelli, pira spinieddi
mele cola
mele gelate cola
melone giallo (cucumis melo var. inodorus, melone giallo di paceco, melone d’inverno
melone invernale giallo “cartucciaru” verde “purceddu”
mostarda
mostarda essiccata
nespola di trabia
nocciole dei nebrodi
noce di motta, “nuci da motta”
oliva nebba
oliva nera passuluni
origano
ovaletto di calatafimi
patata novella di messina
patata novella di siracusa
pere butirra d’estate
pere spinelli
pere ucciardona
pere virgola
pesca tardiva di leonforte
pistacchio
pistacchio di bronte
pomodoro di vittoria
pomodoro faino di licata detto “buttichieddu”
pomodoro seccagno pizzutello di paceco
pomodoro secco (ciappa)
rosmarino
susino sanacore (u prunu ri murriali)
zucchina di misilmeri detta: “friscaredda”
Bevande analcoliche, distillati e liquori
acquavite di vino
amarena
liquore al mandarino
liquore fuoco dell’etna
Condimenti
elioconcentrato
sale marino naturale |
Purtroppo a causa di una ingiustificata riluttanza degli agriturismi a fornire le informazioni loro richieste, delle aziende contattate, ad oggi, hanno risposto solo:
PROVINCIA |
AGRITURISMI CONTATTATI |
ADESIONI AGRITURISMI |
AGRIGENTO |
30 |
0 (0%) |
CALTANISETTA |
23 |
0 (0%) |
CATANIA |
110 |
7 (6%) |
ENNA |
34 |
9 (26%) |
MESSINA |
102 |
35 (34%) |
PALERMO |
107 |
3 (3%) |
RAGUSA |
70 |
3 (3%) |
SIRACUSA |
75 |
2 (3%) |
TRAPANI |
60 |
27 (45%) |
TOTALE |
611 |
79 (13%) |
Conclusioni
Il lions devono diffondere la cultura del territorio, nell’ambito dell’agroalimentare, prendere coscienza dell’importanza di consumare prodotti siciliani e far capire la loro importanza ai consumatori.
Bisogna sostenere ad ogni costo la nostra agricoltura.
Diffondere la cucina della qualità e non quella della quantità a tavola ogni giorno.
I consigli per il club
Verificare la presenza di prodotti tipici nel proprio territorio
Fornire informazioni al coordinatore della circoscrizione, che insieme al coordinatore distrettuale, raccoglie e pubblica, alla fine dell’anno sociale, il materiale contenente per la prima volta un elenco di prodotti tipici, produttori ed indirizzi per il loro acquisto, nonché una selezione di agriturismi che utilizzano prodotti tipici del territorio in cui operano.
Promuovere nel proprio territorio un censimento di terreni agricoli abbandonati in Sicilia.
Incentivare e facilitare lo scambio tra produttori e consumatori Siciliani e non, con il reciproco vantaggio di realizzare nuove fonti di utili per le aziende produttrici e d’altro canto di dare la possibilità ai consumatori di acquistare un pezzo di Sicilia che favorisca sempre più una sana alimentazione e dunque un miglior stato di salute collettiva;
Organizzare convegni per far capire al mondo dei Lions i vantaggi di un’alimentazione sana e sicura ed essere i Lions stessi veicolo di cultura per far conoscere qualità e prodotti della nostra agricoltura; puntualizzando anche, che tutti i possibili scarti di lavorazione dei prodotti agricoli (Sansa, Pastazzo, Vinacce, Potature ecc..) sono fonte di biomasse e di energie alternative che possano rendere, ancor più l’economia agricola siciliana, competitiva e meno povera, in armonia con gli indirizzi in tema di politica ambientale che sta portando avanti la politica sia a livello regionale che nazionale.
Promuovere nelle scuole di vario grado (elementari e medie inferiori) degustazioni e distribuzioni di opuscoli informativi sui prodotti tipici del nostro territorio.
Promuovere mostre fotografiche che raffigurino vecchi caseggiati di campagna come testimonianza di un passato e di una civiltà contadina da preservare, anche con eventuali premiazioni delle foto migliori e l’invito alle pubbliche Amministrazioni di considerare tali caseggiati come monumenti da preservare;
Cosa può fare il distretto?
Coordina le attività del progetto.
Fornire attraverso il coordinamento, informazioni e consulenza ai club relative al reperimento di prodotti tipici per le cene sociali (non “plastica” ma alimenti tipici Siciliani dagli effetti positivi per la salute, che rendano anche più serene le nostre notti dopo le conviviali)
Favorire le convenzioni con le aziende per acquisti da parte di tutti i soci Lions.
Fornire, alla fine dell’anno sociale, a tutti i Presidenti dei Clubs un elenco di tutte le aziende e prodotti siciliani “a marchio tipici: IGP,DOP” con i relativi prezzi di acquisto per le conviviali (vini e spumanti siciliani ecc…)
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